Prosegue il periodo poco fortunato di Giorgio Scalvini, che era rientrato in gruppo martedì 14 ottobre dopo un mese di stop dovuto a una lesione muscolo-fasciale di primo grado all’adduttore lungo sinistro. Convocato da Juric per la gara con la Lazio e subentrato a Ahanor a metà ripresa, il difensore classe 2003 del vivaio atalantino si è nuovamente fermato per un risentimento muscolare al flessore sinistro, che in seguito gli accertamenti diagnostici hanno rivelato essere una lesione di primo grado del bicipite femorale. Per il numero 42 dell’Atalanta il nuovo stop dovrebbe prolungarsi per almeno 3 settimane. Una pedina in meno a disposizione di Juric, che contava molto sul pieno recupero fisico e atletico e il reintegro completo di Scalvini. Un elemento sottratto alla rosa dei giocatori disponibili alla vigilia dell’impegno di Champions League con lo Slavia Praga. L’ennesimo problema muscolare, sempre alla gamba sinistra, farà saltare a Scalvini le gare di campionato con Cremonese, Milan e Udinese e quella successiva di Champions a Marsiglia. Resterebbe il match all’ora di pranzo di domenica 9 novembre a Bergamo con il Sassuolo, ma per garantirne la ripresa completa è probabile rivedere il difensore dopo la sosta per gli ultimi due impegni dell’anno della Nazionale. Juric attende il rientro di Kossounou e Kolasinac, che potrà alternarsi al giovane Ahanor, le cui prestazioni hanno più che convinto.
Giorgio Scalvini in campo con la Lazio da metà secondo tempo (Ph: A. Mariani)