Nella notte italiana del 23 ottobre, al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile, il quartetto dell’inseguimento femminile ai Mondiali di ciclismo, con le bergamasche Martina Fidanza e Chiara Consonni insieme a Federica Venturelli e Vittoria Guazzini, si mette al collo la medaglia d’oro. Il titolo iridato in questa specialità torna all’Italia tre anni dopo la prima storica vittoria ottenuta nel 2022. Il successo finale è arrivato al termine di una gara vibrante e per nulla scontata nell’esito, diversamente da quanto poteva sembrare dopo le qualifiche nelle quali le azzurre avevano stampato il miglior tempo.
Nel primo turno la Germania (4:09.059) supera la Gran Bretagna (4:10.736) mentre le azzurre, con Chiara Consonni al posto di Martina Alzini, si sbarazzano abbastanza agevolmente dell’Australia con il tempo di 4:11.101. Il riscontro cronometrico delle tedesche (alla fine del torneo il miglior crono) rimette tutto in discussione. La finale vede l’Italia indietro nel primo chilometro, per passare avanti decisamente nella parte centrale e perdere decimi solo negli ultimi 500 metri, portando a casa un successo che muove anche il medagliere di questo mondiali. Tempo finale per l’Italia 4:09.569, la Germania chiude in 4:09.951, bronzo alla Gran Bretagna. Si tratta del secondo titolo assoluto per le rocket girls, che lo scorso anno colsero il bronzo.
Grande soddisfazione per Martina Fidanza, arrivata solo 23a nello Scratch: «Abbiamo preparato tanto questa prova e ci tenevamo davvero tutte. Invece, nello scratch ero partita per la prima volta in tutta la mia carriera con la testa solo a non rischiare, e questo un po’ mi ha frenato. Però nella prova di inseguimento ne è valsa decisamente la pena.»
Anche per Chiara Consonni, l’oro del quartetto compensa la delusione dell’eliminazione, dove è arrivata settima. «Sì, quella gara non è andata come volevo. Mi manca ancora un po’ di tattica nel correrla. Però sono contenta: ero davvero felice per le ragazze già mentre guardavo la finale. Portare a casa questa maglia insieme a loro è una grande soddisfazione.» Per lei un altro titolo importante dopo quello olimpico. «Dopo le Olimpiadi aggiungere anche questo Mondiale è una bella soddisfazione. La pista è sicuramente il mio terreno preferito, anche se quest’anno ci siamo concentrate molto sulla strada. Sapevamo che in questi Mondiali potevamo fare bene, ci siamo preparate tanto insieme negli ultimi due mesi e il lavoro ha pagato.»
Raggiante il ct Marco Villa: «Le nostre ragazze sono state bravissime. Abbiamo un gruppo giovane: l’inserimento di Venturelli, al suo primo quartetto, è stato importante. Ieri 3’09”, oggi 4’09” e titolo mondiale. È un innesto interessante, insieme a Guazzini, Fidanza, Alzini e Consonni, che sono giovani ma già esperte. A casa abbiamo anche Balsamo e Paternoster, quindi guardiamo con fiducia al futuro, alla qualifica olimpica e poi, naturalmente, alle Olimpiadi.» Nel prosieguo dei Mondiali c’è ancora spazio per Chiara Consonni, che gareggia nella Madison, ed è in ballottaggio con Federica Venturelli per la corsa a punti.
Le rocket girls festeggiano il titolo iridato con il ct Marco Villa (photocredits: SprintCyclingAgency)





