Un bergamasco nella Top15 della Maratona di Venezia. Il trentaduenne Michele Gervasoni, runner e triatleta di Torre Boldone, originario di Piazza Brembana, si è classificato quattordicesimo, quarto degli italiani, abbassando il suo limite personale riuscendo a scendere sotto le due ore e mezza. Il suo tempo (2h 28’13”) lo pone a ridosso dei migliori in una gara dominata dai maratoneti africani. Una edizione all’insegna dell’Etiopia, con Robi Deribe vittorioso a livello maschile in 2h08’58” e Ashumar Zebenay prima tra le donne (2h27’29” decimo posto assoluto) e unica a finire davanti al bergamasco. Nono assoluto e primo degli italiani è stato Roberto Graziotto, in 2h25’14”. Tra gli azzurri, secondo Roberto Patuzzo (primo italiano alla Maratona di Milano lo scorso aprile) dodicesimo in 2h27’41” e terzo (13esimo assoluto) Nicolò Petrin in 2h28’08”. Tempi che Michele Gervasoni, tesserato con i Runners Bergamo, appare in grado di avvicinare. Laureato in ingegneria della prevenzione e della sicurezza (dipendente della società di gestione dell’aeroporto di Bergamo), allenato da Claudio Boschini, ha iniziato a correre nel 2019 per passione, poi dopo la pandemia ha disputato gare di skyrunning, prima di dedicarsi alla strada. Nel 2023 la sua prima maratona piazzandosi quarto assoluto a Sanremo, riuscendo a stare sotto le tre ore. Nel 2024 la Maratona di Milano (conclusa in 2 ore e 37 minuti), seguita a novembre da quella di Firenze in 2 ore e 42. Quest’anno, prima della prestazione sfoggiata a Venezia, si è dato al triathlon, disputando l’Elbaman all’isola d’Elba, primo italiano sulla distanza full (3,8 km di nuoto, 180 di bici con 3000 mt di dislivello positivo, e maratona finale da 2h 52).
Michele Gervasoni ha abbattuto il muro delle due ore e mezza alla Maratona di Venezia (photocredits: DR Fortografia – Atletica La Torre)





