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Outdoor 9 Novembre 2025di Marco Enzo Venturini

F1 in Brasile, Norris domina davanti allo straordinario Antonelli

Il Brasile regala alla Formula 1 una gara spettacolare, un reale favorito al mondiale, un giovane nuovo eroe e un’epica rimonta di un campione che non si vuole arrendere. Tutti contenti, tranne una Ferrari a cui la malasorte non vuole proprio dare tregua. Può però sorridere l’Italia, perché alle spalle di un sontuoso Lando Norris si classifica Kimi Antonelli, che riesce nell’impresa di tagliare il traguardo del Gran Premio di San Paolo al secondo posto davanti a un battagliero Max Verstappen partito addirittura dai box. Ritirati Charles Leclerc e Lewis Hamilton, ma per una volta non hanno colpe né loro né la Rossa.

Come sempre, Interlagos presenta prima del via una lunga serie di incognite. A reggere, una volta tanto, è il meteo: la pioggia, minacciata per l’intero weekend, alla fine non arriva. Per il resto è però chiaro che tutto possa succedere sin dalle scelte delle gomme sulla linea di partenza: il poleman Norris, come del resto anche Leclerc, Piastri e Hamilton, monta le medie, Antonelli sceglie le più aggressive soft. Verstappen, costretto al via dalla pitlane dopo una qualifica disastrosa come alla Red Bull non si vedeva da anni, opta addirittura per le semisconosciute hard. Ma tutte le carte vengono mischiate nel corso dei primi sei giri, e incredibilmente a farne le spese è sempre la Ferrari.

Al via Hamilton viene toccato da Sainz prima e travolge Colapinto poi, distruggendo l’ala anteriore e danneggiando il fondo. Arriva una Safety Car, però, perché Stroll manda Bortoleto contro le barriere. Lewis potrebbe ricostruire la sua gara, ma è al volante di una Ferrari che proprio non risponde ai suoi ordini. Oltretutto, quando la gara riparte, Antonelli secondo esita nell’attacco a Norris, finendo nella morsa di Leclerc a destra e Piastri a sinistra. Quest’ultimo, nel pallone da settimane, ritarda troppo la frenata e urta Kimi che nello slancio centra la Rossa numero 16. Risultato: salta una gomma e la sospensione va in frantumi, con lo sconsolato monegasco che ancora una volta non porta a casa nulla se non una monumentale delusione. Il suo compagno di squadra continuerà a correre nelle retrovie in attesa di una penalità da scontare: fatto questo, anche il suo calvario si esaurisce con un ulteriore ritiro atteso per ben 39 giri.

Esaurito il desolante capitolo Ferrari, il Gran Premio di San Paolo è per il resto un uragano di emozioni. Sfruttando il doppio caos delle fasi iniziali, Verstappen cambia due volte le gomme e si rimette in lizza per una posizione di prestigio. La direzione gara dal canto suo punisce Piastri, che per la sua manovra si becca una penalità di 10 secondi che ne vanifica le ambizioni da podio. Norris, in testa dall’inizio e che tecnicamente non vede mai la sua vittoria messa a repentaglio, non può permettersi però di fare calcoli perché alle sue spalle c’è un Kimi Antonelli che non molla e che per quasi tre quarti di gara ha gomme a mescola invertita rispetto alle sue. Insomma: tutto potrebbe succedere.

Ciò che forse era difficile prevedere, però, si concretizza negli ultimi dieci giri. La rincorsa di Verstappen arriva infatti a compimento con il poderoso sorpasso su Russell, stavolta rispetto al Messico docile guardaspalle di Antonelli. Kimi però è in pericolo, perché la Red Bull del campione del mondo si avvicina sempre di più e negli ultimi tre giri può tentare il sorpasso. Il 19enne bolognese potrebbe perdere concentrazione e lucidità, ma non avviene: il suo finale di gara è da autentico veterano e arriva per lui un secondo posto da record. Sia perché è il miglior risultato in carriera, sia perché arriva dopo aver conquistato la sua prima fila in carriera (Jarno Trulli l’ultimo italiano a riuscirci, a Suzuka 2009). Ma soprattutto perché non capitava a un nostro connazionale di ottenere due podi nella stagione del debutto in Formula 1 dai tempi di Eugenio Castellotti. Ossia dal lontanissimo 1955.

Insomma: il mondo dell’automobilismo ha definitivamente trovato un nuovo protagonista italiano, che nei prossimi anni saprà far parlare di sé. Il tutto nello stesso weekend in cui la Ferrari ha conquistato il titolo WEC 2025 in Bahrain, laureando peraltro come campioni del mondo anche James Calado e due altri eroi nostrani del volante come Antonio Giovinazzi e Alessandro Pierguidi. Peccato che il Rosso in Formula 1 continui a restare drammaticamente opaco, con una Mercedes che si allontana nella classifica costruttori. Proprio nella domenica in cui arriva un importante tassello sul mondiale per Norris, che si porta a +24 da un Piastri alla deriva e a +49 dal sempre indomito Verstappen.

Il team McLaren festeggia il successo di Lando Norris nel Gran Premio del Brasile (credits: McLaren)