Premessa: lo scontro era tra giganti, nel senso letterale del termine, per via della statura oscillante sui due metri per ogni giocatore in campo. Ma la vittoria dell’Italia sulla Serbia ha ricordato come, ancora una volta, nello sport possa succedere ad un Davide di battere il gigante Golia. Innescando un’onda azzurra di entusiasmo collettivo, travalicando i confini di uno sport che ha un suo seguito, probabilmente il maggiore in Italia negli altri sport, ma certamente non ‘nazional-popolare’. E invece oggi l’Italia si scopre baskettara, dopo l’impresa clamorosa degli azzurri che domenica sera a Berlino hanno piegato la favoritissima Serbia per 96-84 nella gara secca degli ottavi di finale degli Europei diventando improvvisamente la mina vagante di questa kermesse continentale.
In realtà quanto accaduto domenica 11 settembre a Berlino è un deja vu recentissimo: nel luglio 2021 l’Italbasket andava a vincere a Belgrado, nella bolgia del Pionir, lo spareggio per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo. Una vittoria che riportava gli azzurri ai Giochi Olimpici dopo un’assenza ininterrotta dal 2004. Eppure, stranamente l’impresa di un anno fa a Belgrado era passata quasi sotto silenzio, forse per i contestuali Europei di calcio con il trionfo azzurro a Wembley. Nel frattempo per l’Italia dei canestri erano cambiate parecchie cose, con il ritiro dalla maglia azzurra di Marco Belinelli, l’unico italiano ad aver vinto un titolo NBA, e l’avvicindamento in panchina tra l’esperto Meo Sacchetti e il vulcanico Gianmarco Pozzecco, uno dei pochi veri personaggi del mondo del basket conosciuto anche fuori dal recinto dei canestri.
Un ‘nanetto’ il Poz, con il suo metro e ottanta, capace da giocatore di fare la differenza vincendo due scudetti e l’argento olimpico ad Atene 2004: forse l’uomo giusto con la sua nota follia per provare a sgambettare i giganti serbi. Con una premessa: l’Italia è rimasta orfana a Ferragosto della sua stella Danilo Gallinari, veterano NBA, out per un grave infortunio al ginocchio.
Senza il Gallo l’Italia si era rimpicciolita, in tutti sensi, senza un giocatore NBA sul parquet (ci hanno giocato Datome e Melli, da novembre ci giocherà Fontecchio), aveva faticato nel girone eliminatorio disputato a Milano perdendo contro la favorita Grecia e contro la battagliera Ucraina, riuscendo a strappare il biglietto per Berlino battendo Estonia, Croazia e Inghilterra: ma l’abbinamento con la Serbia della star Jokic pareva proibitivo.
E invece dopo essere stata sotto anche di 11 punti la piccola Italia del piccolo Pozzecco (espulso per proteste durante il match), con il cuore, il carattere e un pizzico di follia, ha messo sotto la Serbia imbottita di star NBA o giocatori protagonisti ai più alti livelli dell’Eurolega.
Golia al tappeto, Davide in trionfo e oggi gli italiani si scoprono tutti giganti del basket e tutti tifosi di un’Italbasket che mercoledì 14 settembre alle 17 è chiamata a giocare un’altra sfida impossibile, contro la Francia. Pronostico tutto per i francesi, esattamente come il pronostico era tutto per i serbi.
Gli azzurri di Pozzecco alla ricerca di un altro miracolo, non solo sportivo: perché oggi nei bar si parla di pallacanestro e di colpo tutti si sentono giganti del basket…
Gianmarco Pozzecco ha guidato gli azzurri alla vittoria sulla Serbia (credits: federazione italiana pallacanestro)