Tante generazioni di giovanissime atlete di ginnastica ritmica si sono ispirate negli anni alle farfalle azzurre, che a cavallo degli ultimi due decenni sono riuscite a spezzare il dominio nella specialità delle nazioni dell’Est. Tra le protagoniste di questa ascesa la bergamasca Daniela Masseroni, campionessa del mondo e argento olimpico a squadre, cresciuta nella società Orobica Ginnastica. Una disciplina che non conosce confini e che a ogni trionfo accomuna scuole, allenatrici e atlete. Per questo motivo, il doppio successo individuale di Sofia Raffaeli, oro mondiale al cerchio e alla palla, specialità questa condita dal bronzo dell’altra azzurra Milena Baldassarri, segna il trionfo di tutto il movimento italiano della ginnastica ritmica.
Sofia Chiaravalle, diciottenne di Chiaravalle entra così nella leggenda, essendo l’unica individualista italiana ad aver vinto un titolo iridato. In realtà sono due i titoli, quindi il primato vale doppio, come anche la doppietta sul podio con Milena, l’amica del cuore, la quale era stata argento di specialità al nastro nel 2018. La Raffaeli raccoglie l’eredita di Dina Averina – la russa squalificata dalla Federazione Internazionale per i fatti di guerra – che a Kitakyushu nel 2021 fece lo stesso en plein.
Sofia Raffaeli nell’esercizio con la palla (Ph: Simone Ferraro / Federginnastica)