Primo atto stagionale di Coppa Italia per l’Atalanta che continua ad inseguire il trofeo sfiorato tre volte in finale negli ultimi sette anni. Con impegni estremamente ravvicinati, a distanza di 72 ore, con il campionato sabato 6 dicembre a Verona e il match casalingo di Champions con il Chelsea, lecito attendersi che Raffaele Palladino, di mercoledi pomeriggio, dia spazio a chi ha giocato meno. Partendo dall’attacco, dove Krstovic, Samardzic e Sulemana si riscaldano per dare il cambio a Scamacca, de Ketelaere e Lookman. Tra i pali è atteso l’avvicendamento tra Carnesecchi e Sportiello. E’ anche l’occasione per vedere all’opera con più continuità Kolasinac, appena tornato sul terreno di gioco, mentre Musah e Brescianini possono fare minutaggio e contribuire al passaggio del turno. Con il Genoa è gara ad eliminazione diretta e non è concesso sbagliare. Intervistato da SportMediaset, mister Palladino ha ribadito la volontà di competere ad alto livello in campionato, così come restare in corso in Champions e Coppa Italia, che resta un obiettivo reso importante dal fatto che conquistandola si ha diritto di giocare alla fase campionato di Europa League nella stagione successiva. Il Genoa è il primo dei tre turni che porta alla finale e un avversario da non trascurare.
“Non bisogna mai sottovalutare nessuna partita, in qualsiasi competizione, perché gli avversari sono temibili, di livello ottimo, hanno giocatori di qualità e stanno attraversando un buon momento con la nuova guida tecnica – ha dichiarato Palladino – A me interessa che la mia squadra abbia una mentalità vincente, che si rispecchi in quella della società e del popolo bergamasco. Bisogna dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Se la squadra ha ritrovato entusiasmo e serenità, è stato merito del gruppo. Io sono arrivato da pochi giorni, ho cercato di dare delle idee e i ragazzi hanno recepito subito, sono stati davvero molto bravi, sono espressione di grandi valori umani e tecnici. Mi aspetto tanto da loro. Tutti avranno l’occasione di scendere in campo. Chiunque giochi, deve dare il massimo per l’Atalanta”. Insomma, appare chiaro che tra giocatori e Palladino si sia creata l’alchimia che ha permesso alla squadra di riacquistare la sua identità e le caratteristiche che le hanno permesso di scalare la gerarchia del calcio continentale.
“Adesso è presto per dire insomma che siamo già usciti da una situazione complicata – ha precisato Palladino – ma la strada è quella giusta e sicuramente le prestazioni sono buone. Abbiamo tanto lavoro da fare insieme, c’è poco tempo per lavorare durante la settimana ma stiamo cercando di ottimizzarlo a massimo. La società ha è costruito una squadra di grandi valori tecnici, la rosa è molto ampia, deve sentirsi un giocatore importante sia chi gioca, sia chi sta in panchina. Sembrano frasi banali ma questa è la forza del gruppo e da ognuno dei giocatori mi aspetto che dia il massimo e mi metta in difficoltà”.
Sullo fondo degli ottavi di Coppa Italia al New Balance Arena, la protesta dei gruppi di tifosi rispetto all’orario scelto (le 3 del pomeriggio) per il calcio d’inizio della partita.
Raffaele Palladino intervistato da SportMediaset alla vigilia di Atalanta-Genoa di Coppa Italia (screenshot video SportMediaset)





