Un sabato agrodolce per lo sci azzurro. Al terzo podio in tre giorni del settore maschile, fa da contraltare l’ottavo posto di Sofia Goggia. La discesa in Val Gardena porta sul podio Florian Schieder dopo i terzi posti di Dominik Paris (giovedì) e Giovanni Franzoni (venerdì in superG); la libera di Val d’Isere lascia invece tantissimi rimpianti alla bergamasca. Che – avanti di 41/100 al terzo intermedio – prende un buco, va lunghissima, spigola, ma riesce a restare in piedi e a chiudere dentro la top ten con un recupero dei suoi (da 96/100 complice l’errore ai 62 sul traguardo). Per colei che aveva spadroneggiato nelle due prove e che appariva nettamente davanti a poco dal traguardo resta solo l’idea di ciò che poteva essere ma non è stato. Ha vinto l’austriaca Cornelia Huetter (1.41.54) sulla tedesca Kira Weidle-Winkelmann a 26/100 e sull’americana Lindsey Vonn a 35. Poi una rediviva Ilka Stuhec a 39 a precedere la migliore delle italiane Laura Pirovano, quinta a 41/100.
“Un’occasione un po’ buttata – ha detto Goggia a Raisport -. Ho preso un buco senza un errore tecnico, ma ho preso un buco che mi è costato un secondo e ho fatto i miracoli per stare dentro. Poi bene nella parte alta e nella parte bassa in cui sono stata veloce. Gli sci? Ho usato quelli vecchi, nelle prove ne avevo utilizzati alcuni nuovi“. Le altre: nona Nicol Delago (+1.01), 17ma Elena Curtoni (+1.66), 25ma Nadia Delago (+2.13). Fuori dalle trenta Roberta Melesi, Sara Thaler e Sara Allemand.
Sulla Saslong, invece, il terzo gradino del podio – come detto – si tinge nuovamente d’azzurro. C’è Florian Schieder alle spalle dei fenomeni svizzeri Franjo Von Allmen e Marco Odermatt. L’allievo (1.58.67) supera di 30/100 il maestro e mette a 98 l’atleta di Castelrotto, giustamente raggiante: “Per me è davvero la gara di casa – confessa il ventinovenne di Castelrotto – abito ad un quarto d’ora da qui e sono davvero felice di essere sul podio. A maggior ragione con un amico al fianco come Franjo Von Allmen. Oggi era difficile per tutti: si andava veloce ed in pochi non hanno sbagliato. Nel Ciaslat mi sentivo sulla linea giusta, ma la velocità non mi sembrava altissima e non mi aspettavo il terzo posto. Una grande gara, mia e per tutta la squadra. Siamo lì davanti a lottare: dobbiamo provare ad andare a prendere gli svizzeri, ma per ora va bene così perché è un altro grande risultato per l’Italia“. Sesto invece Dominik Paris, preceduto dal francese Nils Alphand (quinto giovedì) e dal sorprendente svizzero Alessio Miggiano, 23 anni, alla prima top 5 in Coppa del Mondo. Bene anche Mattia Casse, ottavo a 1.20 dalla vetta: “Ho cercato di attaccare – ha spiegato l’atleta piemontese trapiantato in Bergamasca -, ma ho lasciato qualcosa in entrata al Ciaslat. Sono entrato forte, ho provato a portarla a casa e l’ho salvicchiata, rimettendoci però 2-3 decimi. Oggi non era facile adattarsi alla velocità maggiore delle volte scorse, ma sono contento ed in crescita”. Poi 12mo Giovanni Franzoni e 20mo Benjamin Alliod; a secco Max Perathoner e Christof Innerhofer; out Marco Abbruzzese.
Domenica 21 dicembre circus in Alta Badia per il classico gigante sulla Gran Risa. Prima manche alle 10 e seconda alle 13:30: il bergamasco Filippo della Vite a caccia di conferme dopo il 15mo posto di Val d’Isere sabato scorso.
Qualche rimpianto per Sofia Goggia in Val d’Isere (Ph: Pentaphoto)





