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Calcio 22 Dicembre 2025di Fabio Gennari

La Dea che vince anche quando non brilla di luce propria

Ci sono momenti in cui il risultato conta molto più di tutto il resto. E a Genova si è consumato uno di quei momenti, in casa atalantina. La vittoria di Marassi ha segnato il ritorno della Dea nella parte sinistra della graduatoria, Como e Bologna (che hanno una gara da recuperare contro Milan e Verona in trasferta) devono guardarsi le spalle sia dalla Lazio che dalla formazione nerazzurra per una rincorsa europea che merita grande attenzione. Ci sono tante compagini coinvolte, ci sono squadre che le coppe le fanno abitualmente e altre che invece ci arrivano poco o nulla. Di certo, se si vuole entrare nelle prime 6-7 della classifica bisogna “girare” vicini a quota 30 punti. E già, in quel caso, servirebbe un girone di ritorno da applausi. 
L’Atalanta a Genova non aveva due risultati su tre a favore, soprattutto giocando in 11 contro 10 ben 87 minuti più recupero della gara: il rosso a Leali doveva essere un “booster”, si è rivelato invece un grande problema. L’Atalanta ha faticato ma alla fine, quasi all’ultimo respiro, ha fatto gol con Hien che non aveva mai segnato e trovando lo 0-1 quando non ci si sperava più e nemmeno con grandi meriti. 
Quanto si è scatenato, tuttavia, nelle ore dopo il match è un esercizio di “tafazzismo” francamente difficile da spiegare. Detto della prestazione e dei demeriti, di cosa non è andato bene (Scamacca, Ederson, Maldini e De Ketelare tutt’altro che irresistibili) e di quel poco che la Dea ha messo in campo, giusto dire che è una vittoria ancora più preziosa e pesante. Proprio perché presa su un campo complicato e infuocato. Il Genoa settimana prossima sarà in casa della Roma, vedremo se e quanto le partite sono semplici oppure se ci sono insidie che non ci si aspetta come è capitato diverse volte in campionato. E non solo. 
Insomma, l’Atalanta ha vinto fortunosamente una partita in pieno recupero e probabilmente serve scavare a fondo nella storia per trovare una situazione simile. Nell’attesa, buon Natale e Inter nel mirino. Quella di domenica ha tutta l’aria di essere una gara molto, molto particolare. 

L’esultanza dei giocatori dell’Atalanta di fronte al settore del Ferraris che ha ospitava 284 sostenitori giunti da Bergamo (Ph: A. Mariani)