C’è chi se non la mette sono guai, e chi invece se li cerca, buon ultimo Saltarelli, provocando un penalty contro da doccia anticipata, benché stavolta parato da Rossi prima del tap in vincente di Casiraghi. Dalla Manconi-dipendenza alle amnesie in fotocopia, il passo è breve e incerto. Ma nel quadro a tinte blucelesti un po’ fosche, compreso il ko comunque onorevole col Sudtirol capolista, i due difetti sono alleati nello zavorrarlo. L’AlbinoLeffe, dalla zona playoff che fu, nel giro di due partite perse sciaguratamente si ritrova col fiato corto e soprattutto quello dei playout (3 lunghezze più sotto) soffiato sul collo dei soli 26 punti conquistati in 23 turni effettivi.
Nel recupero bolzanino di martedì della seconda di ritorno il bomber scelto, giunto agli 11 all’attivo, 3 di fila per la squadra e 4 per sé sabato scorso a Zanica nella seconda partita nella casa nuova di zecca in occasione dell’inopinato ko in rimonta con la Giana causato da rigore e rosso a Gusu, è rimasto a secco e con lui il tabellino dei suoi. Il problema legato alla sua vena è tutta una questione di numeri. I palloni in porta del milanese sono più dei due quinti del totale collettivo, 24, una media che rasenta l’unità, con Galeandro-Ravasio a 3, Tomaselli (un esterno) a 2 (idem in Coppa Italia, conclusa ai quarti col Catanzaro) come il baby Zoma, autore della doppietta decisiva nell’ultima affermazione il 14 novembre (3-1) a Lecco alla quattordicesima, e infine il centravanti Cori a 1 come Poletti e Giorgione. Se le allacciate di scarpe senza segnare salgono sull’ottovolante, la serie a digiuno di bottini pieni si allunga alle nove note stonate.
Cifre poco rassicuranti, unite a un rendimento deficitario tra le mura amiche, 7 punti e l’unica vittoria col Mantova vecchia del 19 settembre. Ci sarebbe quasi da rimpiangere il periodo dell’infermeria piena, che aveva indotto l’allenatore Michele Marcolini a cucire gli sbreghi con pezze quasi soltanto minorenni, dalla bravura quasi pari alla prontezza e alla freschezza, da Angeloni al citato Zoma passando per De Felice, Concas, Doumbia e Muzio senza contare il portierino del 2004 Facchetti ammirato in coppa. Forse il mercato di riparazione sarebbe potuto andare oltre i due innesti in difesa, l’ex atalantino (giovanili) Luca Milesi preso dal Siena e l’ex viola Jacopo Gelli, 2000 del Frosinone reduce da un anno e mezzo in D all’Aglianese. E forse i veterani che rendono meno andrebbero risparmiati qua e là. Perché il calendario a tappe forzate non ammette scivoloni a ripetizione: da sabato 5 a domenica 27 sarà un febbraio d’inferno tra Salò, la Triestina, il Renate, Pergolettese e Fiorenzuola in casa e infine la Juventus Under 23.
L’espulsione di Saltarelli che ha determinato il penalty per il Sud Tirol (credits: AlbinoLeffe)