Tecnica

Il candidato Percassi

4 Febbraio 2022

Eugenio Sorrentino

Le dimissioni di Paolo Dal Pino, che ha governato la Lega Serie A nel biennio più complicato per lo sport e per il calcio, dovuto alla pandemia, hanno aperto ufficialmente il conclave delle società per eleggere il successore. La decisione dovrà maturare nel termine di 45 giorni dalla data di convocazione della prima assemblea elettiva, fissata per lunedì 7 febbraio in un hotel di Milano. Per eleggere il massimo rappresentante della Lega Serie A serviranno i due terzi (14 su 20) nelle prime due votazioni e la maggioranza semplice (11) dalla terza in poi. Nel caso, malaugurato, non si arrivi a un accordo, scatterebbe il commissariamento della Figc. Ipotesi che nessuno vuole prendere in considerazione. Nessun momento, negli ultimi anni, è apparso facile per la gestione del calcio. Quello che stiamo attraversando non fa eccezione. Ma ad accendere la luce sul futuro c’è la volontà del Consiglio di Lega, in riunione sabato 5 febbraio, di affidare la vicepresidenza a Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta. Le indicazioni fanno convergere sul dirigente bergamasco una pluralità di consensi che riflette non solo il buon operato di questi anni, ma anche la credibilità e l’affidabilità nei confronti di Luca Percassi. Il quale non è solo il figlio del presidente Antonio, colui che ha avviato intorno all’Atalanta un progetto di crescita e trasformazione tecnica e societaria di grande impatto sul mondo del calcio, ma una figura dirigenziale che ha imparato a muoversi e ad agire con grande capacità, oculatezza, compostezza e correttezza. Occorre una visione nuova sulla strada della condivisione di intenti e interessi. Luca Percassi non è solo futuro, è già presente.

Luca Percassi, amministratore delegato Atalanta, con il presidente Antonio Percassi (ph: Alberto Mariani)