Trent’anni libera. La regina della velocità Sofia Goggia taglia oggi il traguardo della tripla cifra. Niente grandi celebrazioni, non è il suo genere. Probabilmente la visita dell’amica Lindsey Vonn a Copper Mountain, in Colorado, sede attuale dei suoi allenamenti, potrebbe essere il migliore dei regali in un giorno speciale. Per il resto è più facile pensarla in una cena in famiglia e con gli amici di sempre non appena il calendario di Coppa del Mondo lo consentirà. Perché, a proposito di “presenti”, il suo percorso stagionale – tra cancellazioni e slittamenti – inizierà sabato 26 con il gigante di Killington, negli Usa. Non proprio il “piatto forte” per la bergamasca, certamente un modo per rompere il ghiaccio e per riaprire l’album dei ricordi. Non solo perché si tratterà della presenza n.150 nel massimo circuito, ma anche perché su quelle nevi nel 2016 era arrivato il primo storico podio tra le “big”. Ne sarebbero seguiti altri 39 con 17 vittorie. Ma non solo perché da allora SuperSofi ne ha passate tante, nel bene e nel male. L’oro in discesa a Pyeonchang 2018, l’argento di Pechino nel febbraio scorso, tre sfere di cristallo: tutto in libera, tutto in versione-jet. Un percorso glorioso tante volte purtroppo interrotto dagli incidenti, una dolorosa quanto formativa costante. Ma è anche per questo che, nel tempo, l’azzurra è diventata un’icona in termini di resilienza. Con quel suo carattere tanto deciso quanto burlone ha saputo diventare una star fuori e dentro dalle piste. Coniando il suo “Ciao Fans” diventato un marchio di fabbrica, al pari dei siparietti-social con il fido skiman di Albino Barnaba Greppi. “Ol mè Babi”, giusto per porre l’accento sulla matrice orobica mai dimenticata e ulteriormente rafforzata dallo skyline di Città Alta sul casco. Sofia, decisiva con la snowboarder alzanese Michela Moioli per l’assegnazione all’Italia delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ha fissato proprio nel grande evento meneghino-ampezzano lo snodo cruciale. “Almeno lì arrivo, poi vediamo”, ha più volte dichiarato. Con lei, in effetti, non c’è mai da escludere nulla. Non amerà le feste, sicuramente ama le sorprese. Più farle che riceverle. Come ha dato più volte prova nel corso del suo iter così speciale, così unico. Così da Goggia.
Trenta candeline per Sofia Goggia, che si prepara alla sua 150esima presenza nel massimo circuito di sci alpino (foto tratta dal profilo Facebook di Sofia Goggia)