Il podio sarebbe piaciuto eccome a Emiliano Mondonico, ma il quarto posto con cui la Nazionale Solidale ha concluso la sua avventura al torneo internazionale di calcio da strada per nazioni riservato a persone in situazioni di disagio, che si è svolto a Madrid sabato 12 e domenica 13 novembre, è un risultato che rende felici. La Nazionale Solidale è uno dei patrimoni scaturiti dalle iniziative del “Baffo” di Rivolta d’Adda, che ha visto il calcio non solo come professione ma come opportunità di recupero e riscatto. Emiliano aveva visto lungo ben prima di altri, anche considerando che l’organizzatrice del mundialito madrileno, la Homeless World Cup Foundation, fino a prima della pandemia organizzava proprio la “Homeless World Cup”.
La Nazionale Solidale, che accomuna persone in situazioni di disagio convertite allo sport con l’obiettivo di recuperarne la salute fisica facendo leva anche sul talento e favorirbe la socializzazione, opera in partnership con le associazioni “L’Approdo” e “Emiliano Mondonico”, con sede a Rivolta d’Adda. Al torneo internazionale svoltosi nella capitale spagnola, insieme alla squadra e allo staff tecnico, hanno preso parte anche il dottor Giorgio Cerizza, ex direttore dell’unità operativa di riabilitazione dalle dipendenze dell’ospedale rivoltano Santa Marta, e un’esponente della società novarese Ticinia, di Galliate che collabora con l’associazione “Emiliano Mondonico”. L’obiettivo, dopo la positiva esperienza in terra iberica che ha confermato la bontà della formula partecipativa, è quello di sostenere le attività de L’Approdo e dell’associazione “Emiliano Mondonico” a beneficio della Nazionale Solidale, riproponendone la partecipazione alla prossima edizione della Homeless World Cup, auspicabilmente con il patrocinio e il contributo delle Istituzioni.
Il team della Nazionale Solidale in trasferta al mundialito di Madrid (credits: Clara Mondonico)