Nel penultimo weekend di novembre il mondo del calcio di élite si ferma per il campionato del mondo in Qatar. Pesa, naturalmente, l’assenza dell’Italia e non resta che seguire le nazionali in cui militano i giocatori della squadra del cuore. Ce ne sono quattro dell’Atalanta, mai così tanti al Mondiale come stavolta. La mediana formata da De Roon e Koopmeiners si trasferisce in maglia arancione dell’Olanda; Mario Pasalic indossa quella a scacchi della Croazia; Maehle va a occupare la fascia sinistra della Danimarca. Squadre sorteggiate in tre gironi diversi e che hanno concrete possibilità di approdare agli ottavi di finale. A conti fatti, per i sostenitori dell’Atalanta una dozzina di buoni motivi per sedersi davanti alla tv, sommando i tre incontri della fase a gironi per ogni squadra e le partite secche degli ottevi. L’Olanda ha buone possibilità di arrivare ai quarti, per poi incrociare quasi certamente l’Argentina, che potrebbe avere incontrato agli ottavi la Danimarca. Vita dura, sulla carta, anche per la Croazia, che dovrebbe vedersela agli ottavi con una tra Spagna e Germania. Vincendo i rispettivi gironi, Brasile e Argentina sono attesi allo scontro diretto in semifinale. Queste le indicazioni dei pronostici, che il campo può confermare o smentire.
L’Atalanta riprende la preparazione il 28 novembre. A campionato fermo, il pubblico bergamasco ha la possibilità di vedere all’opera la squadra di Gasperini quattro volte nel mese di dicembre, ad iniziare dalla serata del 9 dicembre, dedicata al Trofeo Bortolotti con i tedeschi dell’Eintracht Francoforte di scena al Gewiss Stadium, dove il ciclo dei test-match si conclude il 29 dicembre con gli olandesi dell’AZ Alkmaar in cui milita il fratello minore di Teun Koopmeiners. Nel mezzo, le due uscite fuoriporta, a Nizza alle ore 13 di sabato 17 dicembre e a Siviglia con il Betis, amichevole prenatalizia programmata alle 17 del 23 dicembre.
Joakim Maehle, dalla fascia sinistra dell’Atalanta a quella della nazionale danese in Qatar (credits: atalanta.it)