Un incontro importante per conoscere metodi e approccio al lavoro di una squadra di grande livello della NBA, tre giorni di full immersion in un altro mondo sportivo rispetto a quello di serie A in cui sono anche stati discussi dettagli relativi all’approccio che l’Atalanta avrà nelle prossime settimane di mercato e, a medio termine, gli obiettivi della stagione. Si è concluso nella mattinata di lunedì 28 novembre il viaggio lampo a Boston che ha coinvolto i vertici della Dea e mister Gasperini, dopo le parole del tecnico a margine della sfida con l’Inter sembrava necessario parlarsi per capire come andare avanti e invece le informazioni che arrivano raccontano come in America, dall’altra parte dell’oceano, siano semplicemente stati ribaditi e condivisi collegialmente aspetti che la società e il tecnico avevano già affrontato nei mesi scorsi.
L’Atalanta non chiede a Gasperini di raggiungere quello o quell’altro posto in classifica ma di fare il meglio possibile. La rosa che è stata messa a disposizione ha diversi elementi che, nelle intenzioni, rappresentano alternative di livello che sta poi al mister gestire e ruotare. Sul mercato si faranno certamente interventi ma nessuna rivoluzione, sarebbe anche illogico pensando a quanto la squadra ha fatto bene in avvio di campionato. E senza il brutto passaggio a vuoto di Lecce, probabilmente, la classifica sarebbe stata ancora più bella.
Poco male, ora ci sono 40-50 giorni di lavoro in cui a Zingonia si dovrà spingere forte e in società si dovrà programmare il mercato. Che non è una questione di queste ore, i più e i meno del gruppo ormai si conoscono e fino almeno al 10 dicembre, quando si saranno conclusi gli ottavi di finale del Mondiale, è difficile pensare a operazioni da chiudere in fretta. Sia in entrata che in uscita. L’assenza dei 4 atalantini impegnati in Qatar servirà anche per testare sul campo i sostituti già in rosa, non che ci sia qualcosa da capire in modo assoluto ma le prove che saranno fatte sono comunque da considerare preziose. Perché adesso conta solo il lavoro del campo, per sistemarsi in vista della ripresa del campionato e proporre una squadra in grado di competere con le altre per le posizioni di vertice del campionato. Il livello è alto, del gruppo e della competizione. Gli obiettivi sono stati ribaditi e non cambiano di una virgola, si lavora per tenere l’Atalanta ai massimi livelli.
L’a.d. Luca Percassi con Lee Congerton e Tony D’Amico il 22 giugno scorso a Zingonia (credits: Pernice Editori)