Quella di Luca Percassi a vicepresidente della Lega Serie A è una nomina che segna un nuovo, prestigioso capitolo nella storia dell’Atalanta. Sia per le convinte motivazioni che hanno spinto tutti i rappresentanti delle società del massimo campionato a porre fiducia incondizionata nella figura dell’amministratore delegato atalantino, sia per le riconosciute capacità dimostrate da quando egli ha assunto l’incarico dirigenziale nell’organigramma societario. Se c’era bisogno di una figura di riferimento con doti di equilibrio e visione su presente e proiezione sul futuro, il calcio di serie A l’ha trovata sicuramente nel giovane Percassi. Nè può passare inosservato come, nella circostanza di una nomina così prestigiosa, il presidente Antonio Percassi, il quale pure ha condiviso con Gian Piero Gasperini le passerelle dei più importanti riconoscimenti assegnati dal mondo del calcio, sia stato rispettosamente in disparte, certamente orgoglioso per quanto si pensa di Luca e dell’Atalanta. La storia della società è cambiata da quando è iniziato il grande progetto di innovazione e trasformazione con uno stile e un’organizzazione tipicamente bergamaschi ma con una impostazione e dimensione europea. La dirigenza atalantina ha segnato il cammino che poi, attraverso i risultati, ha riportato l’Atalanta non solo in Europa ma nell’Olimpo del calcio. I successi sportivi sono duraturi solo quando sostenuti da un assetto dirigenziale che esprime un lavoro di squadra condiviso e vincente. Con questa filosofia, tesa a unire e non a dividere, Luca Percassi potrà affermare, attraverso la natura e lo spirito che lo contraddistinguono, il peso del proprio ruolo di vicepresidente della Lega Serie A.
Luca Percassi, 41anni, a.d. Atalanta e nuovo vicepresidente Lega Serie A (photocredits: Alberto Mariani)