Sofia lo pregusta, Federica lo effettua. Storie di sorpassi in casa Italia. Brignone è un razzo nell’ultima parte del tracciato e conquista la 21ma vittoria in carriera, la prima stagionale con il podio n.51. E’ la griffe che le vale il nuovo allungo sulla compagna di squadra nella graduatoria delle atlete più vincenti di sempre in Coppa del Mondo. A St Anton, in Austria, Goggia vola via quando il secondo intermedio aveva acceso la luce verde facendo segnare 44/100. Un rammarico doppio lenito dal carattere finalmente indolore della caduta, aspetto mai scontato quando si tratta della 30enne leader della classifica di specialità di discesa. A proposito di quella di superG, Elena Curtoni – oggi solo13ma – mantiene il pettorale rosso pur raggiunta dalla norvegese Raghnild Mowinckel (6a). Sul podio, ai lati dell’irraggiungibile Brignone (tempo 1.00.21) le svizzere Joana Haelen e Lara Gut Behrami, staccate rispettivamente di 54 e 66/100. Discreta prova di Marta Bassino ottava ad 1’03 anche se la cuneese perde troppo nell’ultimo settore mentre Roberta Melesi e Laura Pirovano si accomodano ex aequo in 16ma piazza, 2/100 meglio di Karoline Pichler. Rimpianti anche per Nicol Delago, out come la sorella Nicol, per essere uscita quando il secondo intermedio aveva fatto registrare addirittura 52/100 di margine. Ma doveva essere ed è stata la giornata di Brignone che conferma nel modo più bello i segnali di ripresa già evidenziati con la seconda piazza nel gigante di Kranjska Gora alle spalle di una Shiffrin che, invece, ha preferito saltare il weekend austriaco per scelta tecnica. Secondo superG sulla stessa pista a distanza di 24 ore. Da capire se la partenza sarà ancora abbassata come accaduto nella prova odierna. Certa la rinuncia di Sofia Goggia.
A St Anton caduta senza conseguenze per Sofia Goggia quando era virtualmente al comando della gara (credits: Pentaphoto)