Tradizione e innovazione. Il connubio che connota l’Atalanta, dalla società, da un anno a compartecipazione americana, al settore giovanile. Dove da oggi, la palazzina del giovane, cuore pulsante del lavoro indoor che sta dietro all’attività quotidiana sui campi di Zingonia, la palazzina intitolata al compianto Mino Favini, il dirigente che ha trasformato il vivaio in una fucina inesauribile di talenti, da oggi è abbinato anche al nome di Vedrai Lab.
“Per noi è un grande orgoglio dare inizio a questa collaborazione, Vedrai Lab è una bellissima realtà. Come Atalanta ci teniamo molto al nostro settore giovanile”, ha spiegato, prima di inaugurare la nuova targa identificativa, l’amministratore delegato nerazzurro, Luca Percassi.
Per Giacomo Santoli, coo di Vedrai Lab, da questa collaborazione “potranno nascere tanti spunti e di questo siamo molto orgogliosi. Atalanta ha dimostrato di essere un’azienda particolare, con valori importanti, che tiene all’innovazione. Porteremo la nostra competenza in merito, per entrare nel futuro è nell’intelligenza artificiale. Legare il nostro nome a quello di Mino Favini ci inorgoglisce.”
Motivo d’orgoglio anche per la società nerazzurra, come ha rimarcato il direttore generale, Umberto Marino: “Questa è la nostra fabbrica, la famiglia Percassi ci ha pensato tanto prima di abbinare qualcosa al nome di un’istituzione come Mino Favini, la nostra storia”.
Chiosa per il responsabile del settore giovanile, Maurizio Costanzi: “Siamo aperti al mondo dei ragazzi, oggi a fronte dell’esperienza e delle tradizioni c’è un mondo che si apre, al quale dobbiamo essere attenti ma sopratutto curiosi. Deve essere uno sviluppo a 360 gradi, saremo attenti ma speriamo anche utili in questa collaborazione.”
Da sinistra: Maurizio Costanzi, responsabile settore giovanile Atalanta; Giacomo Santoli, chief commercial Office Vedrai; Romano Zanforlin, direttore marketing e commerciale Atalanta