Come si fa a definire il secondo posto conquistato nella discesa libera olimpica da Sofia Goggia, se non leggendario? Al punto che fantastico può sembrare riduttivo. La vedi andare giù con sicurezza e determinazione e ti chiedi se sia la stessa che tre settimane prima era uscita mezza tramortita (lei le chiama cartelle) e a pezzi dal SuperG di Cortina. Invece è riuscita a recuperare, come solo una bergamasca riesce a fare, e sciare ai massimi livelli sfiorando l’impresa assoluta. E’ medaglia d’argento, 16 centesimi alle spalle della svizzera Corinne Suter, ma liberate un posto nelle enciclopedie. Sofia Goggia c’è e a quanto pare ha voglia di esserci sempre. Si conservi, allora, fino a Milano Cortina 2026, perché l’ambasciatrice d’Italia è lei. Fate i conti e scoprirete che quando si posiziona al cancelletto di partenza sono trascorsi 23 giorni dall’infortunio di Cortina. Vado mi aggiusto e torno. E così sulla “Rock” di Yanqing, la campionessa bergamasca scrive la sua straordinaria impresa, Solo un’atleta del suo calibro avrebbe potuto firmare un ritorno del genere. La ventinovenne finanziera si è lasciata andare ad un urlo liberatorio al traguardo dopo una prova maiuscola, con una discesa meravigliosa, che l’è valso il secondo posto a 16 centesimi dalla vittoria. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva dopo l’oro in discesa a PyeongChang 2018. Al terzo posto una meravigliosa Nadia Delago, all’esordio assoluto alle Olimpiadi, bravissima a contenere nel tratto centrale e scatenarsi in quello conclusivo, dove ha retto il ritmo della vincitrice per prendersi una medaglia bellissima quanto indimenticabile.
Tredicesima medaglia per l’Italia a Pechino 2022. Non si erano mai viste due azzurre sullo stesso podio olimpico in discesa nella storia dello sci, con l’unico precedente – ma in supergigante – alle Olimpiadi di Salt Lake 2002 con l’oro di Daniela Ceccarelli e il bronzo di Karen Putzer.
Medaglia d’oro, come detto, all’elvetica Corinne Suter, fissando il cronometro sul miglior tempo di 1’31”87, regalando così il quarto oro alla sua nazione, con un recupero di ben 34 centesimi nel tratto finale di scorrimento del tracciato.
Alle due medaglie la giornata dell’Italia, si aggiunge una grande Elena Curtoni, partita con il pettorale numero uno, autrice di una splendida gara che l’ha vista chiudere al quinto posto dietro la tedesca Weidle, a 1”00 dalla prima posizione. Undicesimo posto per Nicol Delago, arrivata a 1”82 dalla Suter.
Sofia Goggia raggiante all’arrivo della discesa libera olimpica (credits: FISI/Pentaphoto)