Emozione Sonny. Ospite d’onore alla presentazione della 15ma tappa del Giro d’Italia 2023, la Seregno-Bergamo del 21 maggio, l’uomo della Roubaix, il “Cobra” Colbrelli. La storia del 32enne nato a Desenzano del Garda ha commosso (almeno) due volte. Quando, infangato, ha messo le sue ruote davanti a tutti nel Velodromo di Roubaix nel 2021 diventando il secondo italiano dopo Andrea Tafi ad imporsi nella “regina” delle classiche; quando, lo scorso anno, al Giro di Catalogna, si è accasciato dopo il traguardo facendo temere il peggio. Massaggio cardiaco e defibrillatore, invece, sono stati determinanti per salvargli la vita. L’impianto di un defibrillatore sottocutaneo, secondo il regolamento italiano, gli ha impedito di proseguire la carriera, ma il suo nome è scolpito nelle pagine più luminose dello sport.
TRE MINUTI – “Quel giorno al Giro di Catalogna mi dissero di non spingere troppo perché non ero nelle condizioni ottimali. Ma impossibile non farlo quando si ha il successo a portata e si ha la mia passione. Dopo il traguardo ho preso una borraccia e sono crollato, mi sono risvegliato in ospedale con tanta gente attorno e ho visto i loro occhi lucidi. Ho subito un arresto cardiaco, il mio cuore si è fermato per 3′, un lasso di tempo non proprio breve”.
IL VOLONTARIO – “Prima di partire un ragazzo mi ha chiesto di fare la foto. Lo stesso ragazzo, dato che ero stato gentile con lui, ha deciso di seguirmi fino al traguardo. Quando è accaduto il fatto, non so perché, si trovava a pochi metri da me ed è stato lui a praticare il massaggio cardiaco che mi ha salvato”
LA TELEFONATA DI ERIKSEN – “Ero in ospedale e ho sentito Eriksen che mi ha esortato a non perdere l’animo per tornare. Il ciclismo però non è il calcio e in Italia il regolamento parla chiaro. Lui può proseguire, come sta facendo, la sua attività. Ricapitasse a me un episodio simile, magari in allenamento quando sono solo? Non posso permettermelo, ho una famiglia e due figli, Vittoria e Tommaso. E ora sto studiando per diventare direttore sportivo…”
CUORE DI PAPA’ – “Prima di andare a dormire la sera i miei figli guardano spesso il video degli ultimi istanti della Roubaix. Tommaso mette le mani nelle pozzanghere e dice che è come me quel giorno, con il fango a coprire il volto. Loro sono la mia forza, la vittoria più importante. Lasciare l’attività è durissima, soprattutto a 31 anni. Ma le priorità sono altre”
IL MITICO SASSO, CADEAU DELLA ROUBAIX – “Pesa 17 kg, la mia compagna l’ha usato come ferma porte. Mio figlio invece mi ha detto che lo vorrebbe vincere anche lui”
Sonny Colbrelli ha partecipato alla presentazione della 15a tappa del Giro 2023, la Seregno-Bergamo del 21 maggio (Ph: Quaranta – credits: Promoeventi Sport)