Il San Martino nerazzurro non suona le campane, ma tira le cannonate (calcisticamente parlando) e con i suoi gol sta riportando l’Atalanta in Europa e forse in Champions. Nella rinascita di primavera della Dea, con 16 punti nelle ultime 7 giornate, c’è l’impronta indelebile di Marten De Roon. Il 32enne mediano di Rotterdam è il cannoniere nerazzurro dell’ultimo mese e mezzo, con tre reti, ma soprattutto, insieme a Zappacosta, è l’uomo che ha fatto la differenza nelle partite più difficili, quelle che andavano sbloccate. La rete del pareggio nella ripresa contro l’Empoli, di testa su cross di Ruggeri, ad avviare la rimonta poi completata da Hojlund. Una settimana dopo la rete con il piattone, quasi un colpo di biliardo, a sbloccare il derby contro la Cremonese allo Zini. Contro lo Spezia il capolavoro balistico per l’1-1 alla mezz’ora: un siluro al volo che ha ricordato a molti la rete da applausi segnata il 28 febbraio 2019 al Franchi nel 3-3 nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia. Non è uno che deve segnare De Roon, non è quello il suo compito, ma un paio di gol ogni anno li infila. È quasi sempre sono gol pesanti.
Quest’anno, in una stagione dove è difficile ricordare una sua prestazione anche solo da 6 in pagella, l’olandese ex Heerenveen ed ex Middlesbrough è già a quota tre reti e sono tutte reti pesantissime, decisive in questa cavalcata primaverile dell’Atalanta. Tuttofare invisibile l’orange, gladiatore in mediana, difensore aggiunto, leader mai silenzioso in campo (anche con gli arbitri mai silenzioso…), secondo capitano a fianco a Toloi, l’uomo dei contrasti e dei recuperi, la diga in mezzo, ma anche il goleador nemmeno troppo a sorpresa: sui tiri da fuori il numero 15 nerazzurro lavora molto sui campi di Zingonia e va ricordato che qualche anno fa era anche un rigorista (ne ha segnato uno a Ferrara decisivo nel 2018), anche se poi l’onere dal dischetto lo ha lasciato ai vari Zapata, Muriel, Koopmeiners e Lookman.
Questo per ricordare che per doti tecniche e balistiche De Roon potrebbe anche fare più gol, se non avesse intorno compagni specialisti nelle conclusioni da fermo o in movimento. Ma, intanto, in questa galoppata primaverile l’Atalanta sta sfondando i bunker avversari con le bordate di San Martino, che siano di testa, di piatto o di collo…
Marten de Roon ha segnato tre gol che hanno pesato sul cammino dell’Atalanta (Ph: A. Mariani)