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Integrazione 16 Ottobre 2025di Federica Sorrentino

A Milano Cortina 2026 il gusto dell’inclusione

Mancano 113 giorni all’inizio dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, e la macchina organizzativa entra nella fase più delicata: quella dei dettagli che fanno la differenza. Tra questi, un aspetto tutt’altro che secondario: l’alimentazione. Perché nei villaggi olimpici il cibo non è solo carburante per le prestazioni, ma diventa parte integrante dell’esperienza sportiva e umana.

Nei villaggi, come quello di Cortina, le mense saranno aperte 24 ore su 24 per rispondere ai ritmi diversificati degli atleti. Nessuno dovrà adattarsi perché saranno proprio i menu ad adattarsi agli sportivi. La parola d’ordine? Personalizzazione. Ogni sport richiede un equilibrio nutrizionale diverso, e ogni atleta potrà contare su piatti calibrati in base alle proprie esigenze. Dalle diete iperproteiche fino a soluzioni per allergie, intolleranze e scelte etiche o religiose. Non solo performance, ma anche inclusione e rispetto. Gli atleti troveranno opzioni pensate per loro, in un’ottica che unisce salute, sostenibilità e valorizzazione della diversità. In questo senso, il cibo diventa linguaggio universale e simbolo dello spirito olimpico: un luogo d’incontro tra discipline sportive e culture.

Dietro ai fornelli la vision è ampia: creare spazi dove l’accoglienza e la funzionalità convivano. MIT e SIMICO, gli enti coinvolti nella progettazione delle infrastrutture, puntano su cucine all’avanguardia e aree conviviali pensate per favorire lo scambio tra atleti di tutto il mondo.

I simboli olimpici e paralimpici nel paesaggio di Cortina (credits: fondazionecortina.com)