Mondo

A Monza la safety-car davanti a Verstappen e Leclerc

11 Settembre 2022

Marta Nozza Bielli

Non era mai successo che il Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza si concludesse in regime di safety-car, con le vetture ordinatamente accodate sfilare davanti alle tribune da cui sono piovuti fischi, a nostro avviso più che giustificati. Sotto la bandiera a scacchi, sventolata dal grande Giacomo Agostini, sono passati nell’ordine la Red Bul dell’inarrivabile Max Verstappen, meritatamente primo, il sempre generoso e combattivo Charles Leclerc che ha portato sul podio la Ferrari, e Russell su Mercedes, che ha preceduto Sainz, autore di una strepitosa rimonta. A cinque giri dalla fine un incidente occorso a Ricciardo ha reso necessario il regime di safety-car, mantenuto fino alla fine. Bella l’invasione del popolo ferrarista sulla pista dell’autodromo che ha festeggiato i cent’anni, meno i fischi lanciati al campione del mondo in carica, il quale nulla c’entra con la decisione di mantenere fino all’ultimo la safety-car. Verstappen ha vinto partendo dalla settima posizione in griglia; un risultato ottenuto già in altre gare quest’anno, quando il pilota olandese ha conquistato il gradino più alto del podio anche scattando dalla decima e quattordicesima posizione. Leclerc si consola con il suo ventesimo podio in carriera. Ancora una volta, la gestione delle gomme ha fatto la differenza. Difficile giudicare, invece, la gestione della direzione di gara, che non è riuscita a fare rimuovere la vettura di Ricciardo e permettere lo sprint finale verso il traguardo. Se ne discuterà e tanto. Ma la vittoria di Verstappen è fuori discussione.

Max Verstappen vinto il Gran Premio d’Italia davanti a Leclerc (credits: Oracle Red Bull Racing F1)