Domenica 1° giugno si apre il mercato trasferimenti e l’Atalanta, in attesa di risolvere la questione allenatore, deve gestire una serie di situazioni legate ai giocatori di cui detiene il cartellino e tutte da risolvere. In particolare, i prestiti di rientro a Bergamo vanno inquadrati in ottica futura e per prendere le decisioni migliori è chiaro che l’ultima parola spetta a chi sarà alla guida del gruppo.
Il portiere Juan Musso, i difensori Godfrey e Bonfanti, l’esterno Bakker, il centrocampista Adopo e gli attaccanti Piccoli e Touré sono tutti elementi per cui c’è da definire il futuro. Adopo e Piccoli sono stati a Cagliari nell’ultima stagione, per il loro riscatto i sardi potrebbero esercitare un diritto di riscatto rispettivamente da 4 e 12 milioni di euro: l’interno ex Torino sembra vicino alla conferma in rossoblù, il centravanti di Sorisole invece no (almeno a quelle cifre) e quindi la situazione va monitorata.
Per Musso, vista anche l’esplosione di Carnesecchi, dopo una stagione da dodicesimo all’Atletico Madrid gli scenari sono tutti da capire. Rui Patricio è in scadenza, pensando alla necessità di avere un nuovo secondo portiere affidabile anche in prospettiva Champions la sua permanenza a Bergamo non sarebbe da escludere: a 31 anni, tuttavia, sarebbero legittime le ambizioni per una squadra che gli permetta di essere ancora protagonista. Godfrey e Bonfanti non sono reduci da stagioni da protagonisti, difficile pensare che possano rimanere indipendentemente dall’allenatore.
Le due situazioni più interessanti riguardano Bakker e Touré. L’olandese con il Lille ha giocato da protagonista in Ligue1 e in Champions League, il percorso è stato molto buono e chissà che non possa essere praticamente un nuovo acquisto per il nuovo corso tecnico atalantino. Touré a Stoccarda è rimasto fuori per infortunio collezionando solo 17 presenze con 3 gol e 1 assist in stagione, tenerlo a Bergamo e cercare di valorizzarlo sperando che non si fermi più è una delle opzioni sul tavolo. Non l’unica, certo, ed è per quello che la situazione va considerata in continua evoluzione.
Juan Musso con l’Europa League durante i festeggiamenti un anno fa al Gewiss Stadium (Ph: A. Mariani)