Uno straordinario Yumin Abbadini ha trascinato la nazionale maschile di ginnastica artistica al sesto posto nella finale del concorso a squadre a Parigi 2024. Meglio storicamente ha fatto solo il team azzurro con Yuri Chechi, il signore degli anelli, a Barcellona ’92. E proprio dagli anelli si è cominciato, con Abbadini che si è migliorato di oltre due decimi rispetto alle qualificazioni, chiudendo il suo di Tsukahara avvitato con 13.633 (D. 5.000 – E. 8.633). Un risultato pari a quello ottenuto da Lorenzo Minh Casali, che, comn il 13.566 di Dario Macchiati, ha portato il totale di 40.832, alla prima rotazione, quattro decimi meglio rispetto al 40.400 del torneo di qualificazione. Dopo avere lasciato la scena ai compagni di squadra al volteggio e alle parallele pari, Abbadini ha fatto segnare ancora la migliore prestazione alla sbarra, con 14.033 (D. 5.500 – 8.566), ripetendosi ad alti livelli nel corpo libero dove con 14.066 è risultato secondo solo a Nicola Bartolini (14.133 – D. 5.900 – E. 8.233), per poi chiudere sontuosamente al cavallo con maniglie. Yumin è il primo a salire in sella con i suoi Thomas ubriacanti, sotto gli occhi del maestro Alberto Busnari. L’aviere dell’Aeronautica bissa il 14.200 (D. 5.800 – E. 8.400) delle qualifiche. Vince il Giappone, davanti a Cina e Stati Uniti. Quarta la Gran Bretagna che prevede Ucraina e l’Italia, che ha ben figurato al cospetto delle eccellenze mondiali.
Yumin Abbadini al termine della prova agli anelli nella finale del concorso a squadre (Ph.Bufolin/FGI)