Due azzurri nella top ten continentale della ginnastica artistica. Dopo l’oro a squadre, il bergamasco Yumin Abbadini con il totale di 82.164 (CL 13.766 – CM 14.100 – AN 13.266 – VO 13.566 – PA 14.000 – SB 13.466) si piazza al sesto posto nella classifica all around individuale, a meno di un punto dal podio. Il ventunenne della Pro Carate, alla sua seconda partecipazione dopo Monaco di Baviera e alla prima da generalista, completa il giro sui sei attrezzi senza particolari errori, migliorando di tre posizioni rispetto al nono posto di ammissione. Campione assoluto a Napoli nel 2022, Yumin – che in cinese significa “veloce e intelligente” – mette in mostra entrambe le qualità del suo nome, chiudendo non troppo distante dai cinque fenomeni che lo precedono. Assente il numero uno uscente, il britannico Joe Fraser, il titolo va al turco di origini egiziane Adem Asil (al secolo Abdelrahman Elgamal), con il personale di 84.965.
Il leader al mondo nel volteggio, l’armeno Artur Davtyan, ha lottato fino all’ultimo, con tutte le sue forze, come dimostra il 15.100 sulla “sua” tavola, l’attrezzo preferito. Tuttavia, si deve accontentare della medaglia di legno, lasciandosi alle spalle, di un millesimo, l’astro nascente svizzero Noe Seifert. Cinque decimi sotto c’è Abbadini, ma quattro posizioni più in là troviamo l’altro italiano in gara, Lorenzo Casali. Solo la federginnastica italiana e la federazione elvetica possono vantare due ginnasti tra i migliori dieci del vecchio continente.
Abbadini è atteso, sabato 15 aprile, da una final eight al cavallo con maniglie. Solo Gianmatteo Centazzo e Alberto Busnari, oggi coach di Yumin dopo essere stato argento a Lubiana 2004 e bronzo a Patrasso 2002 e a Montpellier 2015, avevano disputato una finale europea con questo attrezzo.
Yumin Abbadini ha annunciato che il suo esercizio non prevede l’esecuzione dell’elemento Busnari. “Quando ho iniziato a fare ginnastica il mio mito era Kōhei Uchimura. Oggi non mi ispiro a nessuno, cerco di esprimere la mia ginnastica. Amo soprattutto cavallo e sbarra, ma devo migliorare ad anelli e volteggio. Non pensavo proprio, quando mi sono avvicinato a questo sport, che sarei arrivato a certi livelli”.
Yumin Abbadini nell’esercizio al cavallo con maniglie (Ph: Simone Ferraro – credits: FGI)