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Integrazione 10 Giugno 2025di Redazione

Accordo interuniversitario per la pratica sportiva

Sport e salute alleati nel segno del benessere studentesco, attraverso una forma di collaborazione, la prima del genera in Italia, basata sulla condivisione degli impianti sportivi delle Università di Bergamo e Milano-Bicocca, con il supporto di ASST Papa Giovanni XXIII. Un’opportunità che coinvolge oltre 60.000 studenti, i quali, a partire dal prossimo anno accademico, potranno accedere liberamente agli impianti sportivi di entrambi gli Atenei, indipendentemente dalla sede dei propri studi. L’accordo nasce nell’ambito della collaborazione delle istituzioni al Polo di Formazione Universitaria Papa Giovanni XXIII, che già ospita corsi triennali di area sanitaria di Milano-Bicocca e il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery, promosso da UniBg e UniMiB.

Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, parla di “esempio virtuoso di collaborazione interuniversitaria”, considerando ”lo sport parte integrante della vita accademica”. Concetto condiviso da Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, secondo la quale “questo accordo, unico in Italia, accrescerà le attività sportive, lo spirito di gruppo e di condivisione delle due comunità accademiche.”

Francesco Locati, Direttore Generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, sottolinea che con questa iniziativa si permettere ad “oltre 700 studenti frequentanti i corsi di Laurea al polo di formazione universitaria ‘Papa Giovanni XXIII’, di usufruire degli impianti sportivi del CUS di Dalmine, struttura di qualità con un’ampia scelta di discipline sportive. Nel mondo anglosassone diremmo che le nostre due Università partner hanno pensato ‘out-of-the-box’, individuando una soluzione creativa ed innovativa per risolvere un problema pratico e cioè l’accesso agli impianti da parte di studenti residenti a Bergamo ma iscritti ad un altro Ateneo”.

Per Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca, si tratta di “un modello che applica l’inserimento in Costituzione dell’attività sportiva allargando anche ai cittadini l’accesso agli impianti”.

Pompeo Leone, Segretario Generale di FederCUSI, spiega che “dal punto di vista nazionale il progetto anticipa quanto la FederCUSI sta sviluppando per tutte le università italiane”Secondo Marco Riva, Presidente di CONI Lombardia, “questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra mondo accademico, sanità e sport. Mettere in rete le strutture sportive di due grandi Atenei bene interpreta la visione olimpica di sport come strumento di crescita e coesione sociale.”

GLI IMPIANTI A DISPOSIZIONE

Il CUS di Dalmine, fiore all’occhiello dell’offerta UniBg, si estende su 13.000 mq e comprende: due palestre da 900 mq per sport a squadre; quattro sale corsi; una sala pesi di 550 mq con 90 postazioni; il percorso esterno coperto, sauna, bagno turco, studio medico e impianti energeticamente sostenibili. Completano l’offerta UniBg la convenzione con l’Accademia della Guardia di Finanza e due nuovi impianti in arrivo entro il 2026 (centro sportivo Via Broseta e il nuovo campus Via Statuto).

Sul fronte milanese, il Bicocca Stadium (in Viale Sarca) offre campi da calcio e rugby, tennis coperti e scoperti, pista di atletica e spogliatoi, mentre il PalaBicocca (Via Gioli) ospita un campo in parquet per sport a squadre.

I partecipanti alla presentazione dell’accordo per la condivisione degli impianti sportivi delle Università di Bergamo e Milano-Bicocca, con il supporto di ASST Papa Giovanni XXIII (credits: ufficio stampa UNIBG)