Agnelli Tipiesse prova a centrare la finale playoff A2. Lo scenario è il Pala Bursi di Rubiera, l’avversario Reggio Emilia, la prima battuta alle 18 di domenica 8 maggio. Ci vuole il meglio per evitare di doversela giocare in una “bella”. Un match che si preannuncia “punto a punto”, con gli emiliani che hanno proprio nella battuta un’arma letale e contro cui in Gara 1, vinta per 3-1 al Pala Agnelli, i rossoblù di Graziosi hanno sfoggiato un’efficacia a muro senz’altro decisiva, abbinata agli attacchi che hanno quasi scollato il teraflex. Rossoblù alla ricerca della finale con il consueto 6+1: Finoli in palleggio, Padura Diaz opposto, Cargioli e Larizza al centro, Pierotti e Terpin in banda e D’Amico libero. Lo schiacciatore Marco Pierotti ha terminato Gara 1 con 15 palloni a terra, il 55% d’efficacia ed il 52% in ricezione: “Il compito sarà particolarmente complicato – spiega il posto 4 di Fano – anche perché giochiamo su un campo molto pericoloso. Sia noi che loro cercheremo l’approccio più efficace possibile. Per quanto ci riguarda per indirizzare immediatamente la contesa poiché potrebbe essere cruciale mentre loro faranno di tutto per realizzare l’esatto contrario”. Al sesto “faccia a faccia” dell’annata fin troppo “leggibile” una potenziale chiave: “La Conad ha la sua arma principale nel servizio, perciò, dovremo essere bravi a non prendere punti diretti dai nove metri, ma anche a limitare gli errori nel fondamentale così come a tenere quando proveranno a forzare essendo predisposti a giocare con palle più scontate. Dote fondamentale la pazienza poiché non è necessario cercare il punto alla prima occasione. Naturale altresì concentrarsi, come sempre, prima di tutto sul nostro gioco senza farci distrarre da altre situazioni”.
Marco Pierotti a muro in Gara 1 con Cargioli e Finoli (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse)