Al sesto anno consecutivo a Bergamo, tra Olimpia e Agnelli Tipiesse, con quattro trofei in bachec,a di cui tre alzati al cielo da capitano (due volte la Coppa Italia, altrettante la Supercoppa), Antonio Cargioli è racchiuso tutto in questo riassunto di vita sportiva. Il 27enne milanese di nascita, ma dal sangue e dalle radici emiliane si limita a pochi concetti, ma essenziali. Il suo motto è “dare più importanza ai fatti rispetto alle parole”. Con l’umiltà requisito basilare per guardare con fiducia al nuovo percorso.
“L’annata che ci aspetta dovrà essere all’insegna del tanto lavoro e delle poche parole: profilo basso e pedalare. Sicuramente, anche se ritengo d’ottimo livello il gruppo che si sta formando, non partiamo favoriti. Questo ci potrà perciò permettere di lavorare con meno pressione, concentrati su noi stessi e sulla costruzione di un collettivo tosto – ha dichiarato Cargioli dopo la conferma in rossoblù – Dovremo essere bravi a mettere a fattor comune le esperienze di ognuno per creare, nel più breve tempo possibile, la giusta amalgama fra i confermati ed i nuovi arrivi. Credo che con l’impegno di tutti dovremo e potremo riuscire a creare qualcosa di molto buono”. “Il mio amore per questa città e per questi colori è acclarato. Così come l’attaccamento alla maglia che ieri era dell’Olimpia e oggi è dell’Agnelli Tipiesse. Non me ne sono andato nei momenti difficili, non lo avrei fatto stavolta dopo un finale di stagione così amaro che il pensiero provoca ancora tanta rabbia”. Un capitano vero.
Antonio Cargioli inizierà la sesta stagione con la maglia di Olimpia Agnelli Tipiesse (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse)
