Calcio

AlbinoLeffe da pari e patta

27 Febbraio 2022

Simone Fornoni

Il pari e patta tra Compagnon e Sacha Cori sul campo della Juventus Under 23, per l’AlbinoLeffe, suona a conferma di tre grandi verità. Ovvero il formato trasferta, 24 punti sui 34 complessivi potendo permettersi di giocare di rimessa pur senza serragli, un reparto offensivo che ruota intorno al bomber (12) Manconi senza riuscire minimamente a imitarne i numeri, tanto da dover ripescare dal fondo della panchina l’unico centravanti puro della rosa, limitato fin qui al paio di palloni del sacco stagionali di cui il primo a Lecco nell’afosa Coppa Italia agostana, e infine una pareggite cronica giunta a quota 13 su 29 turni zavorrando continuamente la corsa playoff.
Perché se i seriani sono tornati dal “Moccagatta” di Alessandria decimi ex aequo col Mantova, l’unica squadra del girone A di serie C battuta in casa, proprio grazie all’ariete di Viterbo dal dischetto, il 19 settembre scorso, durante l’esilio al “Città di Gorgonzola” conclusosi solo col solstizio d’inverno, le cifre non li aiutano né riescono a premiarne le prestazioni, comunque costantemente su buoni livelli. E così, ecco il secondo risultato nullo, dopo aver inforcato gli occhiali a Zanica col Fiorenzuola nel recupero infrasettimanale della terza giornata di ritorno, anche se aver recuperato lo svantaggio nella tana di una compagine più quotata depone a favore della filosofia di Michele Marcolini. 3-5-2 o 3-4-2-1, col cannoniere scelto esonerato dall’egoismo e dalla solitudine del ruolo e anzi chiamato a costruire.

I difetti, però, sono atavici, a immagine e somiglianza degli organici da avanzamento nella due precedenti post season fino alle semifinali con l’Alessandria della primavera del 2021. Il tecnico ligure ha stabilizzato la retroguardia, 31 presi, anche con l’innesto di Milesi a gennaio, senza miracolare l’attacco, cospicuo per composizione tra il rapido Galeandro, la fisicità di Ravasio e la duttilità fantasiosa di Martignago, ma poco abituato a vedere la porta e a infilarla. Nondimeno, bisogna imparare a farlo e in fretta. Perché le concorrenti, perfino la Virtus Verona che ne ha pareggiata una in più, sono lì e sono agguerrite. Da Seregno in avanti sarà una volata unica di nove finalissime per centrare l’obiettivo.

Sacha Cori ha risposto al vantaggio iniziale dei bianconeri fissando il risultato sul pareggio (credits: ufficio stampa AlbinoLeffe)