Calcio

AlbinoLeffe nel girone A di C con tante nobili decadute

4 Agosto 2022

Simone Fornoni

Per l’AlbinoLeffe sarà un campionato lungo, as usual, e difficile. Anche perché a bocce ferme e a calciomercato fin qui limitato al colosso dell’attacco Davide Rosso dall’Adriese fare previsioni su fasce e concorrenti sembra un terno al lotto. Beppe Biava dovrà guardarsi le spalle da tutte, rimboccarsi le maniche e lavorare da figlio eletto di una terra abituata a non fare altro, figuriamoci i proclami. Alla vigilia dei calendario della serie C la vera sorpresa, forse, è l’inserimento nel girone B dell’Alessandria, un pericolo in meno, la neo retrocessa dalla cadetteria al pari di Pordenone e Vicenza che invece restano ricomprese nel raggruppamento nordico a mo’ di favorite e spauracchio. Per il resto, tra le avversarie nell’A, la cui conferma al Campus e dintorni non era neppure quotata, anche le due agguerrite neopromosse Sangiuliano City – nemica di tutte le orobiche semipro – e Arzignano Valchiampo, quest’ultimo conosciuto più che altro da una bergamasca di serie D come la Virtus CiseranoBergamo per essersi tolta lo sfizio di eliminarlo dalla Coppa Italia di categoria.

Fuori regione ci sono pure Novara, Piacenza, Virtus Verona, Trento, ovvero la la squadra che al fotofinish negò la griglia alla banda del poi esonerato Michele Marcolini, e Padova, che allunga naturalmente la lista delle favorite per il salto di categoria. Dall’altra parte della barricata, tra le diciannove da affrontare due volte, non mancano le outsider eterne e chi dovendo salvarsi sperando magari in qualcos’altro sono anni che incrocia i guantoni con la Bluceleste. La FeralpiSalò, che vede puntualmente evaporare ogni ambizione nei playoff, è pronta a riprovarci. Tolta l’eccezione della Juventus Under 23, la squadra bianconera B, affidata all’ex guru del vivaio atalantino Massimo Brambilla, pluridecorato in Under 17 e in Primavera, la composizione del primo terzo della Lega Pro comprende nobili decadute come la pluriscudettata Pro Vercelli, la Triestina e il Lecco, animatore dei classicissimi derby lombardi che stavolta vedranno mancare la Giana Erminio ma rispondere sempre presente il Mantova, la Pergolettese, la Pro Patria, la Pro Sesto, la vitamina tripla P per accendere le sfide ma con la S enorme di salvezza all’orizzonte e infine il Renate.

Se le Pantere puntano dritte ancora alla post season, il team del presidente Gianfranco Andreoletti e del direttore sportivo Aladino Valoti insegue sottotraccia la strada del rientro ai piani alti, persi improvvisamente la scorsa primavera dopo il raggiungimento delle semifinali giusto quella precedente contro i Grigi. Lo scopo non dichiarato è di ritoccare la corsia sinistra, la mediana e il reparto offensivo, dove la vera impresa sarà trattenere il superbomber Jacopo Manconi, per rinverdire i fasti di Marco Zaffaroni e ancor prima dell’attuale tecnico della Cremonese Massimiliano Alvini. Come un tappone dolomitico, ma l’uomo di Cenate Sotto in panchina era uno che pedalava anche da mastino a pelo d’erba.

Squadre lombarde in maggioranza tra le avversarie dei blucelesti di Biava (photocredits: ufficio stampa AlbinoLeffe)