Le mani nei capelli sono per la toppa di Sibi, di mestiere portiere degli avversari, al settantesimo, per impedire all’AlbinoLeffe l’allunghino in zona playoff dicendo di no alla botta da non troppo distante di Galeandro sulla sventagliata di Milesi spondata di suola dal terminale unico Ravasio. Ma va detto anche dello sbrego del possibile knockout col ballo del liscio Riva-Poletti a lasciare la porta libera, sei giri di lancetta prima, a Danti, ex a braccetto con Daffara, incapace di centrarla, tanto per graziare i vecchi amici. Senza contare l’inabilità a creare occasioni nitide, a dispetto della cinquina di tiri in porta contro zero, a imitazione di una decina di volte precedenti lungo trentasei giornate di una stagione regolare che potrebbe dire post season solo se si saltassero gli ultimi due ostacoli, il Legnago che rincorre i playout alla disperata e il Trento che vuole evitarli.
Il quinto paio di occhiali stagionali della banda di Michele Marcolini, tornato da squalificato illustre (in panchina c’era Davide Mandelli), è stato il più che ovvio esito di un collettivo manovriero ma nemmeno troppo, privo di malizia anche nei suoi pezzi da novanta, vedi recupero con diagonale pretenzioso di Manconi, lontano all’eccesso dalla bocca del lupo per poterlo cacciare, per la prima conclusione nello specchio al quarantesimo.
Se Martignago, tra le linee, largo e interscambiabile col partner di reparto, pur volenteroso e ficcante non punge di suo tra sganciate estemporanee (25′) e la palla rimessa dentro sugli sviluppi della punizione del cannoniere dalle polveri bagnate a due giretti dall’intervallo per il flipper a due Giorgione-Ravasio, e quest’ultimo si fa stoppare da Cella (33′) nell’unica vera chance personale a rimorchio di Gusu, c’è da ringraziare i Gigi Fresco-boys se non sanno produrre altro che le mezze idee di Nalini, Zigoni, Hallfredsson dopo il decimo ed entro il ventiseiesimo, grazie soprattutto alle imbeccate di Amodio da destra e col solo figlio d’arte a provarci (disastrosamente) dall’area. La classifica dice che il Fiorenzuola (43) e la pari punti Pro Patria (42) si sono fermate. Ma anche che non si può più sbagliare, pena le ferie anticipate.
Il pareggio casalingo con il Verona costringe l’AlbinoLeffe a vincere le ultime due partite per accedere ai playoff (credits: ufficio stampa AlbinoLeffe)