Si sono svolti nei giorni scorsi nelle palestre di Guidizzolo, Monzambano e Volta Mantovana i campionati mondiali indoor di tamburello, che hanno visto la partecipazione della nazionale italiana maschile e di quella femminile. Quest’ultima ha trionfato per la quarta volta battendo in finale la Francia per 13-5, dopo un percorso perfetto che ha visto la formazione azzurra in rosa superare nel girone di qualificazione rispettivamente il Benin, la Francia, la Catalogna, il Portogallo e Germania e alle semifinali ancora la Catalogna.
Una vittoria in qualche modo targata anche Bergamo, dato che tra componenti la formazione azzurra guidata da Gianni Dessì c’era Alessia Grazioli, ovvero la giocatrice appartenente all’ASD Grassobbio che milita nel campionato di serie A e che per la prima volta ha partecipato alla competizione assieme Beatrice Zeni, Chiara Zeni e Aurora Tonon del Nave San Rocco, Sara Daga e Laura Lorenzon dell’Aeden Santa Giusta, Arianna Calliari della Roma e Gaia Miorandi dell’Aldeno.
Abbiamo colto l’occasione della vittoria mondiale per contattare Alessia Grazioli e rivolgere qualche domanda alla giovane giocatrice in forza alla formazione orobica dell’ASD Grassobbio, con la quale si è distinta nell’ultimo campionato disputato conquistando il quarto posto nella fase finale in Trentino.
Com’è nata la passione per il Tamburello?
“Un po’ per caso, alle scuole elementari avevo un amico che praticava questo sport, poi il presidente del Cereta (Luigi Bertagna) è venuto a promuoverlo nella mia scuola ed è stato subito amore, così poi ho cominciato a giocare nel Cereta”.
Tu sei giovanissima ed originaria di Cereta in provincia di Mantova. Come mai e quando sei passata al Grassobbio?
“Ho deciso di andare a giocare a Grassobbio a giugno scorso, sono sempre rimasta a casa a Cereta e volevo provare un’esperienza nuova e il Grassobbio tra le altre, è quella che mi ha convinto di più”.
Che differenze hai riscontrato nelle partite del mondiale rispetto al campionato italiano?
“Bene o male le partite del mondiale sono paragonabili a quelle del campionato italiano, l’unica differenza è il livello di gioco. Nel nostro campionato quasi tutte le partite sono molto combattute, cosa che non ho trovato nel mondiale, ad esclusione dei match con la Francia”.
Cosa ti porti a casa da questa esperienza mondiale?
“Oltre alla vittoria della competizione, è stata la mia prima volta contro squadre non italiane, la possibilità di aver giocato con giocatrici di livello e con molta più esperienza di me e da ognuna ho appreso qualcosa”.
Quali sono gli obiettivi personali e di squadra per Alessia Grazioli?
“Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra mi piacerebbe vincere qualche trofeo: scudetto, Coppa Italia, Supercoppa o Coppa Europa. Come obiettivo personale mi piacerebbe partecipare e rivincere altri mondiali”.
Consiglieresti alle tue coetanee di provare a giocare a tamburello?
“Consiglierei a tutti di giocare a tamburello perché è uno sport diverso dagli altri, si crea un legame speciale tra giocatori che si trovano anche fuori dal campo e si finisce per festeggiare come non ci fossero vinti e vincitori”.
Alessia Grazioli, giocatrice del Tamburello Grassobbio e iridata indoor con l’Italia (credits: Morris Paganotti)