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Calcio

Alla Dea il compito di dribblare la Juventus

4 Marzo 2025

Eugenio Sorrentino

Mancano 11 partite alla fine del campionato e, alla luce dei risultati maturati nel 27° turno, gli equilibri e le distanze sul podio della serie A non sono cambiati. Contano sempre e solo i numeri, e i numeri sono ancora dalla parte dell’Atalanta, che, a dispetto della scarsa prolificità tra le mura amiche nelle ultime tre uscite, vanta il secondo attacco, 59 gol, appena uno meno dell’Inter capolista. “Immaginate dove saremmo se …..”, è stato uno dei passaggi di Gian Piero Gasperini su cui non si può che essere d’accordo. Sia nel cammino in Champions, pure straordinario, che in campionato. Ma nel calcio il rammarico si esaurisce rapidamente per lasciare il posto a una lettura diversa e più motivante. Ovvero alla convinzione che la continuità di rendimento in termini di prestazione possa tradursi in una serie di risultati tali da compensare quel bottino di punti  mancante dal fattore campo. A renderlo possibile sono gli scontri diretti. Perché se c’è bisogno di stare al passo di Inter e Napoli, c’è altrettanto bisogno di impedire a Juventus e Lazio di avvicinarsi. I bianconeri di Thiago Motta, usciti dalla Coppa Italia e umiliati dall’Empoli versione Primavera, hanno rialzato la testa e il successo nel posticipo con il Verona li ha portati a -3 dall’Atalanta. Con cui sarà confronto di alto livello, basato sulle qualità, uno di quelli in cui la squadra di Gasperini si esalta, ben sapendo che ci sono tutti i presupposti per fare la differenza. Peraltro, dal 2019 in campionato allo Juventus Stadium l’Atalanta ha collezionato sei pareggi e una vittoria. Quando il match è andato in scena a Torino, sulla panchina bianconera a sfidare Gasperini sono stati nell’ordine Sarri, Pirlo e Allegri. Ora tocca a Thiago Motta, il quale, sebbene adotti prevalentemente il 4-2-3-1 e abbia sviluppato idee di gioco diverse dal suo allenatore e maestro quando giocava al Genoa, esattamente un anno fa quando guidava il Bologna ebbe a dire che c’è qualcosa di Gasperini nel suo calcio.  E, infatti, sembra abbia imparato a sganciare uno del reparto difensivo trasformando  le fasi di gioco in un 3-2-4-1. Sul piano tattico, si profila una sfida scintillante, in cui la statura e il ruolo di raccordo di de Roon diventa fondamentale, così come il possibile recupero di Hien darebbe ancora più solidità al reparto difensivo reduce da quattro clean sheet (fare gli scongiuri è lecito). In ogni caso, fondamentale uscire con un risultato positivo prima di affrontare lo scontro diretto con l’Inter.

Dal 2019 Gian Piero Gasperini ha inanellato una serie di risultati positivi con la Juve a Torino (Ph: A. Mariani)