Tecnica

Allo stadio non vedenti e ipovedenti con Touch2See

13 Dicembre 2024

Federica Sorrentino

L’Unipol Domus di Cagliari, lo stadio da 16mila posti della squadra sarda, ospita da fine novembre anche spettatori non vedenti e ipovedenti, che possono avvalersi della tecnologia Touch2See per seguire in modo tattile lo sviluppo del gioco. 

Il Cagliari Calcio ha sposato il progetto BeAsOne a partire dalla gara casalinga  con l’Hellas Verona (testimonial Daniele Cassioli, campione di sci nautico non vedente), disputata venerdì 29 novembre, introducendo un sistema innovativo sviluppato dall’omonima startup francese Touch2See che rende l’esperienza dello stadio accessibile a tutti. Sarà cosi anche in occasione di Cagliari-Atalanta del 14 dicembre.

Touch2See rappresenta un passo avanti straordinario nel mondo dello sport inclusivo. Il dispositivo, utilizzato finora in Francia in sport come calcio, basket e rugby, permette di seguire le partite attraverso un tablet dotato di un campo in miniatura. Un disco magnetico, che si muove in tempo reale simulando le azioni di gioco, può essere seguito con le dita, mentre la vibrazione cambia intensità per sottolineare l’importanza delle azioni sul campo. Ad arricchire l’esperienza, una radiocronaca accompagna l’utente fornendo informazioni essenziali sull’andamento della gara. L’iniziativa, il Cagliari Calcio segue l’esempio dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e della Coppa d’Africa, che ha adottato questa tecnologia nella sua ultima edizione.

La realizzazione del progetto alla Unipol Domus è stata possibile grazie al supporto della Lega Serie A e di Hawk-Eye, azienda leader mondiale nella tecnologia sportiva. Quest’ultima, nota per i suoi servizi di VAR, GLT e tracciamento dei giocatori, ha messo a disposizione le proprie competenze per garantire il perfetto funzionamento di Touch2See.

Il debutto di Touch2See rappresenta non solo un successo per il Cagliari Calcio, ma anche un segnale forte per il mondo dello sport italiano. La strada verso una maggiore accessibilità è tracciata, e iniziative come questa dimostrano come tecnologia e inclusione possano andare di pari passo, abbattendo le barriere e permettendo a tutti di vivere la magia dello sport.

Il dispositivo Touch2See in uso allo stadio Unipol Domus di Cagliari (credits: Touch2See)