Il Gran Premio di Arabia Saudita, sul circuito di Jeddah, seconda prova del mondiale F1, ha confermato il dominio Red Bull, reso ancora più evidente dalla rimonta del campione iridato e leader della classifica piloti Max Verstappen, passato (nonostante qualche anomalia al posteriore della sua RB19) dalla 15esima alla seconda posizione alle spalle del compagno di squadra Sergio Perez, il quale si è regalato una vittoria prestigiosa. Ma è stato il gran premio di Fernando Alonso, scattato addirittura al comando con la sua Aston Martin e poi classificatosi alle spalle delle due Red Bull. Piazzamento certificato dalla FIA, a cui la sua scuderia aveva fatto ricorso dopo l’attribuzione di una penalità di 5 secondi a favore di Russell su Mercedes. Il pilota spagnolo ha conquistato così il suo centesimo podio in carriera. Detto delle Mercedes, arrivate ai piedi del podio con nell’ordine Russell e Hamilton, ormai ben lontano dalle prestazioni che gli hanno consentito di dominare per lungo tempo prima dell’avvento delle Red Bull e di Verstappen, le Ferrari di Sainz e Leclerc, sesta e settima, sono risultate la quarta forza in gara. Ancora enorme il divario per sperare di cambiare le cose nelle due settimane che separano dal GP d’Australia. Sia chiaro, tutto è sempre possibile, ma l’impegno e la generosità dei due piloti della Rossa non bastano a compensare le differenze a favore delle Red Bull ed anche di una sorprendente Aston Martin.
Centesimo podio in carriera per Fernardo Alonso (credits: Aston Martin Aramco Cognizant)