Da un ruolo da protagonista nelle derivate di serie al sogno di entrare nella storia anche nel mondo endurance. Andrea Locatelli è stato scelto da Yamaha per completare la squadra che il prossimo 3 agosto prenderà parte alla 8 Ore di Suzuka, storica competizione di durata che in Giappone e non solo rappresenta una vera e propria istituzione da ben 47 anni. E che per la casa dei Tre Diapason è un appuntamento particolarmente importante, motivo per cui la scelta del pilota di Selvino ha un peso notevolissimo. Tanto più che l’ultimo (e unico) italiano a vincere questa specifica gara risale al 2001 e risponde al nome e cognome di Valentino Rossi.
Sin dalla sua istituzione nell’ormai lontano 1978, la 8 Ore di Suzuka non è solo un grande appuntamento accompagnato dalla spasmodica attesa del pubblico nipponico. Per le quattro grandi case giapponesi produttrici di moto, Honda, Suzuki, Kawasaki e appunto Yamaha, rappresenta infatti anche l’occasione di mettere in mostra e in diretta competizione il meglio della propria produzione su strada, con prototipi derivati dai modelli di serie pronti a sfidarsi per la supremazia nazionale e mondiale. Con gli appassionati, quindi, in grado di stabilire quale sia il marchio del momento: per picco di prestazione, certo, ma anche per resistenza e affidabilità. Un concetto molto chiaro, dato che a prevalere non è solo o necessariamente il più veloce, ma chi è in grado di battere gli altri sulla massacrante distanza temporale delle otto ore.
Ecco perché la scelta di Locatelli riveste un’importanza assoluta negli schemi di Yamaha: il bergamasco correrà per dare il meglio di sé, ma anche e soprattutto in rappresentanza dell’azienda che gli ha dato fiducia in Superbike. E che continua a dargliene, tenuto conto del fatto che il suo contratto è stato recentemente rinnovato anche per il 2026 e il 2027. Del resto parlano i risultati: quest’anno nessuno più di lui sta portando alto il nome di Yamaha nel campionato delle derivate. Anzi: nessuno si sta anche solo lontanamente avvicinando al suo livello di prestazioni.
Nella gara di durata ospitata dal celebre circuito nipponico con «disegno a 8», come il regolamento prevede, Locatelli si alternerà in sella alla R1 #21 con due compagni. Ma l’azienda di stanza a Iwata ne ha scelti per l’occasione due dal nome particolarmente altisonante. Si tratta di Jack Miller, pilota di lungo corso in MotoGP (dove ha vinto quattro Gran Premi in carriera) e da quest’anno portacolori Yamaha nel Team Pramac, e il veterano Katsuyuki Nakasuga. Un uomo che in bacheca vanta qualcosa come dodici titoli giapponesi di Superbike e quattro edizioni proprio della 8 Ore di Suzuka. Del resto appare troppo importante tornare a vincere una gara la cui conquista manca dall’ormai lontano 2018.
«Per me sarà un’esperienza nuova, e dopo cinque anni in SBK con Yamaha sono davvero contento di poter fare qualcosa di diverso dal solito – ha commentato Locatelli da Misano Adriatico, dopo aver appreso la notizia -. Sarà comunque un weekend di gara, ma con grandi differenze rispetto a ciò a cui sono abituato. L’entusiasmo da parte loro sarà alle stelle, e anche per me sarà così visto che dovremo lavorare di squadra e vestiremo i colori del 70esimo anniversario. Ho sempre creduto in Yamaha, qui ci sono tantissime persone di cui mi fido e a cui voglio anche bene. Voglio lavorare al loro fianco per riportare questo marchio il più in alto possibile». Magari sulle tracce di un certo Valentino Rossi…
Andrea Locatelli nel box Yamaha a Misano Adriatico (credits: Pata Yamaha WorldSBK Official Team #55)