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Bianca 12 Dicembre 2025di Federica Sorrentino

Arianna Fontana e Brignone tra gli alfieri di Milano Cortina 2026

Il CONI ha scelto i quattro campioni come portabandiera nella Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, che prenderanno il via il 6 febbraio. Saranno Federica Brignone, Arianna Fontana, Amos Mosaner e Federico PellegrinoPer la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici un Paese sarà rappresentato da quattro atleti nella cerimonia inaugurale. L’annuncio è avvenuto durante un evento ufficiale al Foro Italico, intitolato “Dieci mai per una scelta”, per evidenziare le dieci condizioni “mai” realizzate prima – sportive, simboliche e valoriali – hanno guidato la scelta dei portabandiera, rendendola un caso unico nella storia olimpica. 

Mai, fino ad oggi, l’Italia aveva schierato una coppia di atleti nella Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali; mai nessun Paese aveva affidato la propria bandiera a quattro atleti; mai a sfilare con il Tricolore alle Olimpiadi Invernali è stato un atleta delle Fiamme Oro;  né a farlo era mai stato un atleta nato in Valle d’Aosta; così come non era mai accaduto che fosse un atleta nato in Trentino; e ancora: non è mai stata portabandiera un’atleta nata nella città italiana sede dei Giochi (Estivi o Invernali). Inoltre, non aveva mai sfilato con il simbolo del Paese un membro del Consiglio Nazionale del CONI; né un atleta del curling; né una “figlia d’arte” in gara nella stessa disciplina della madre o del padre; così come mai, fino ad ora, un’atleta donna italiana era stata scelta due volte come portabandiera.   

Inoltremai una Cerimonia di Apertura si era svolta in due sedi diverse, espressione dell’anima diffusa dei Giochi di Milano Cortina 2026. Fontana e Pellegrino sfileranno allo Stadio San Siro, mentre Brignone e Mosaner a Cortina, nella ‘Perla delle Dolomiti’. Ma c’è di più: il presidente del CONI Luciano Buonfiglio ha proposto che sia Sofia Goggia a portare la bandiera per l’alzabandiera nella cerimonia di Cortina.

Federica Brignone, plurimedagliata olimpica dello sci alpino a PyeongChang 2018 e Pechino 2022, prima azzurra di sempre a conquistare la Sfera di Cristallo, è tornata sugli sci dopo l’infortunio al piatto tibiale e alla testa del perone rimediato lo scorso aprile. L’azzurra sfilerà a Cortina insieme ad Amos Mosaner, campione olimpico del curling a Pechino 2022 e campione mondiale del doppio misto, primo trentino a diventare alfiere azzurro.

A Milano, invece, toccherà a Federico Pellegrino, uomo di punta dello sci di fondo tricolore, due volte medaglia d’argento a PyeongChang e a Pechino, vincitore di due Sfere di Cristallo e primo atleta delle Fiamme Oro e membro del Consiglio Nazionale in quota atleti ad essere scelto come alfiere. Con lui la pluricampionessa olimpica dello short track Arianna Fontana, l’atleta italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi (11 podi), che alla sua sfilza dei record (con il bronzo a Torino 2006 a 15 anni e 10 mesi divenne la più giovane medagliata olimpica azzurra) aggiungerà quello di essere la prima italiana a sfilare due volte con il Tricolore. Un privilegio che, nella storia dei Giochi Olimpici, era toccato solo a Ugo Frigerio (atletica), Edoardo Mangiarotti (scherma), Gustav Thoeni (sci alpino) e Paul Hildgartner (slittino).

E dietro Arianna Fontana c’è una storia tutta di matrice orobica. Infatti, è stato il bergamasco Stelio Conti, allenatore e tecnico di short track, a scoprire e lanciare la leggendaria pattinatrice, portandola alle Olimpiadi di Torino 2006 e seguendola per un periodo lungo e importante della sua carriera. Stelio Conti è stato per quattordici anni e cinque Olimpiadi commissario tecnico dello short track. Il suo incontro con Arianna Fontana, come lui stesso ha raccontato, risale a Bormio nel 2001. “Aveva undici anni e le sue potenzialità erano già evidenti” – ha raccontato il tecnico e allenatore, sottolineando quanto importante sia stato l’apporto della famiglia, la mamma che accompagnava la giovanissima Arianna tre volte a settimana fino al palaghiaccio, sobbarcandosi un viaggio di 150 km. Un esempio di sacrificio e laboriosità con l’umiltà che ha contribuito a forgiare una straordinaria campionessa.

Arianna Fontana, Federico Pellegrino, Federica Brignone e Amos Mosaner (credits: CONI)