Lazio, Slavia Praga, Cremonese, Milan, Udinese, Marsiglia e Sassuolo. Dopo la sosta per le Nazionali, il cammino stagionale dell’Atalanta riparte con 7 partite in 21 giorni, 5 di campionato e 2 di Champions League che permetteranno probabilmente di capire che tipo di stagione potrà fare la Dea a livello di obiettivi. Sono come sempre tutti punti importanti, il fatto di poter affrontare le gare senza più grandi assilli che arrivano dall’infermeria rende tutto un po’ meno preoccupante e le opzioni a disposizione sono esattamente ciò di cui mister Juric ha bisogno.
Si parte con la Lazio di Sarri, domenica 19 ottobre alle 18 arriva a Bergamo una squadra con tanti assenti ma che resta temibile per una partita che sarebbe molto importante vincere. Per il presente in campionato dove si salirebbe a 13 punti in 7 gare che per il futuro a medio termine, leggasi motivazioni, in vista dell’importantissima gara di mercoledì prossimo in casa contro lo Slavia Praga. Si tratta di un passaggio delicatissimo del cammino europeo, guai a caricare una sfida che arriva dopo rispetto ai 90 minuti con la Lazio ma i 3 punti pesano molto di più in una classifica a 36 squadre con 8 partite a disposizione rispetto ad una a 20 squadre con 38 partite da giocare.
Le gare contro Cremonese e Milan saranno preziose per misurare le ambizioni d’alta classifica dei bergamaschi, a Udine si giocherà pochi giorni prima di volare a Marsiglia per la quarta di Champions League (esattamente a metà del cammino), gara in cui il peso specifico della posta in palio dipende totalmente dal risultato di Atalanta-Slavia Praga. Il filotto tra ottobre e novembre si chiuderà poi con la gara contro il Sassuolo per un bilancio che, a quel punto e con 11 gare di A disputate sarà ancora più vero di oggi.
Guardando i 7 impegni con l’occhio lungo di chi valuta carichi di lavoro e bilanciamento degli sforzi con precisione quasi maniacale, vien da dire benedetta sosta piena di recuperi. Il turnover di Juric sarà preziosissimo e avere più scelte a disposizione rappresenta il top per chi ha una rosa importante e non vede l’ora di sfruttarla fino in fondo.
Il capitano Marten de Roon con la maglia celebrativa delle 400 presenze con l’Atalanta (credits: atalanta.it)