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Calcio

Atalanta classifica da applausi a 10 giornate dal termine

11 Marzo 2025

Fabio Gennari

Nel turno più complicato, quello in cui si rischiava l’aggancio al terzo posto con lo scontro diretto a sfavore (quindi la Dea sarebbe stata quarta) e la quinta a -3, l’Atalanta ha fatto un altro capolavoro e tanti risultati si sono messi in fila e hanno sorriso ai bergamaschi. Il 4-0 rifilato ai bianconeri è storico, in classifica vale +6 sulla Juventus (con lo scontro diretto a favore) e pure un ottimo +7 sulla quinta in graduatoria, ovvero la Lazio che ieri ha pareggiato 1-1 contro l’Udinese. 
Blocchi di classifica alla mano, le prime 3 si giocano lo Scudetto (Inter 61, Napoli 60, Atalanta 58), poi ci sono Juventus (52), Lazio (51) e Bologna (50) che sono in lotta per il quarto posto e le due possibilità di arrivare in Europa o Conference League. Se vincesse la Coppa Italia l’Inter, ormai virtualmente in Champions, sarebbe un posto in più in campionato. Quindi la settima andrà in Conference League. 
Le ultime partite dimostrano che tutte fanno fatica. La stessa Roma ha vinto 1-0 di misura a Empoli, l’Inter ha ribaltato il Monza in casa (da 0-2 a 3-2) e il Milan ha fatto lo stesso a Lecce partendo da 0-2 con doppio vantaggio dei padroni di casa completamente dilapidato. Risultati pazzi che rendono impossibili le tabelle. 
Prima di ragionare sul Tricolore, giusto guardarsi anche le spalle e valutare chi può davvero impensierire la marcia trionfale dei bergamaschi. Una Dea che è salva ad inizio febbraio e può dunque già iniziare a programmare il futuro. Tante opzioni sul tavolo, giocatori da vedere e scegliere ma pure con che allenatore si possa davvero lavorare in futuro. Si tratta di temi importanti, sul piano tattico e tecnico. Ora, però, è il momento di provare a spingere forte vista una classifica da applausi che autorizza tutti i sogni di gloria. E con il primo posto a meno della metà dei punti che, invece separano la squadra di Gasperini dalla settima in classifica. Ah, che campionato spettacolare e avvincente fino alle ultime giornate. 

La formazione scesa in campo a Torino con la Juventus (Ph: Alberto Mariani)