L’Atalanta riscrive la storia e replica l’impresa allo stadio Anfield, dove aveva già vinto nella sua seconda annata in Champions League, imponendosi con un risultato ancora più rotondo e schiacciante. Stavolta c’era il pubblico ad assistere al trionfo della squadra di Gasperini e 2.140 sciarpe nerazzurre a salutare una prova maiuscola suggellata dalla doppietta dell’eccellente Scamacca (primo italiano di sempre a riuscirci nel tempio di Anfield) e dal sigillo di Pasalic. Il Liverpool, che non perdeva in casa da 14 mesi, ad opera del Real Madrid, è stato annichilito da un’Atalanta quantomai autorevole che ha preso in mano le redini della partita traendo maggiore vigore e fiducia ad ogni gol. Tutti hanno interpretato al meglio il proprio ruolo, sfoggiando prestazioni di assoluto livello. Non si sono sentite le assenze importanti in difesa (Kolasinac oltre a Scalvini), la qualità e la precisione hanno fatto la differenza in tutti i reparti come tra i pali, dove Musso ha contribuito a dare sicurezza. Se Gasperini ha tenuto tutti gli undici in campo, limitandosi a regalare scampoli di overtime a Miranchuk, ciò significa che la squadra ha fatto tutto alla perfezione. Si p vista l’Atalanta creare, contenere, pressarfe, rischiare e alla fine colpisce. Una volta, poi due e alla fine tre. Allo stadio Anfield, la squadra di Gasperini è valsa più del Liverpool, brava a proporsi e non attendere, a fare del pressing e del raddoppio di marcatura la sua arma letale. Fino a conquistare sempre più spazio e vincere i duelli. Quanto a Scamacca, la sua crescita è sotto gli occhi di tutti. È nel cuore del gioco e lo finalizza con astuzia e intelligenza. Per il resto, tutti hanno combattuto e si sono dimostrati lucidi e ordinati, senza sbavature. Bravo il regista, eccellenti gli attori.
LA CRONACA
Gasperini, costretto a rinunciare a Kolasinac per un risentimento muscolare all’adduttore sinistro, arretra de Roon sul settore destro della difesa, completata da Hien e Djimsiti. In mediana, accanto a Ederson, c’è Pasalic, sulle corsie Zappacosta e Ruggeri. Koopmeiners confermato sulla trequarti alle spalle di Scamacca e De Ketelaere. Klopp, a sopresa, lascia in panchina Diaz e Salah, per schierare un attacco con Elliot, Nunez e Gakpo.
Approccio positivo al match dell’Atalanta che dopo 3’ ha una clamorosa occasione per passare in vantaggio su un’azione innescata da un break di de Roon e proseguita da Scamacca e De Ketelaere, con Pasalic che si ritrova la porta spalancata ma il cui tiro a colpo sicuro sbatte sul volto del portiere Kelleher e finisce sul fondo. Ma nel giro di due minuti il Liverpool riparte e minaccia la porta di Musso, che prima blocca in due tempi una conclusione di Nunez e poi vede passare oltre la traversa il pallone calciato da Mac Allister. I Reds vanno girare palla velocemente, la squadra di Gasperini risponde con il pressing puntuale. E al 12’, su pallone riconquistato sulla trequarti, si rende ancora pericolosa, prima con Koopmeiners su cui fa muro Van Dijk e poi con Scamacca che non aggancia in area. Al quarto d’ora sono i padroni di casa a fallire un’occasione da rete con Nunez che supera in velocità Hien e sull’uscita di Musso colpisce male mandando il pallone a lato. Scampato il pericolo, l’Atalanta prende le misure e alza la linea del pressing, con cinque giocatori sulla trequarti quando il Liverpool è in fase di impostazione, riuscendo a tenere libera la propria area di rigore. Quando, però, Nunez prende palla è sempre pericoloso e al 25’ costringe al fallo al limite dell’area Hien, che viene ammonito. Sugli sviluppi del calcio di punizione, Elliot recupera il pallone respinto dalla difesa e con il suo sinistro a giro colpisce traversa e palo, graziando Musso. Poco dopo ci prova pure Jones, che non inquadra lo specchio della porta. L’Atalanta prova a risalire, ma deve sempre guardarsi dalle rapide ripartenze e lanci in profondità. Poi, al 38’, l’urlo dei 2.140 si propaga nello stadio Anfield quando Zappacosta, servito in corsa da Koopmeiners, mette palla a centro area dove Scamacca calcia di destro e mette alle spalle del portiere inglese. Gol magistrale del centravanti che segna sempre da titolare e strizza l’occhio alla maglia azzurra. Decisivo, nella dinamica dell’azione, anche il movimento di De Ketelaere che libera lo spazio per il compagno di squadra. Il gol accresce la fiducia dell’Atalanta, che prova ancora a proporsi in avanti e allo scadere Koopmeiners, liberato in area da un assist di Scamacca, tira di destro (che non è il suo piede preferito) sull’uscita disperata di Kelleher, che fa muro con il corpo evitando la seconda capitolazione.
A inizio ripresa, Klopp mette in campo Salah, che prende il posto di Elliot sulla destra del tridente offensivo, Robertson e Szoboszlai, che subentrano a Tsimikas e Jones. La prima sortita del Liverpool arriva al 7’ su corner di Robertson e colpo di testa di Van Dijk. Al 9’ rischio per i Reds con un fallo di mano al limite dell’area e calcio di punizione da posizione defilata, forte e teso di Koopmeiners, bloccato da Kelleher. Su capovolgimento di fronte, Musso decisivo su Salah e poi su una palla sbucata da una mischia, prima che Nunez ci provi calciando alto e lasci il campo per Diaz. Passa un minuto e Scamacca colpisce ancora, finalizzando un’azione da manuale con cross perfetto di De Ketelaere e destro di controbalzo che non lascia scampo a Kelleher. Quinto gol in Europa League, tredicesimo stagionale con la maglia dell’Atalanta per Gianluca Scamacca. Al 20’ Atalanta vicina al tris, su assist di De Ketelaere per Koopmeiners che allarga troppo il compasso. Il Liverpool prova a spingere, ma con il passare dei minuti in campo c’è un’Atalanta sempre più sicura e sugli spalti i cori dei sostenitori bergamaschi sovrastare il pubblico di casa. Dopo la mezz’ora Jota subentra a Endo per disegnare un 4-2-4 e provare a dare l’assalto finale al fortino bergamasco. Al 34’ taglio di Robertson in profondità per Salah che segna dopo essere partito in fuorigioco. Alla ripresa del gioco, su torre di Djimsiti, Scamacca sfiora il tris con un colpo di testa che sfiora la traversa. Lo 0-3 arriva al 38’ con Pasalic (50esimo gol con la maglia dell’Atalanta) che riprende una respinta del portiere su conclusione di Ederson, imbeccato in area da Scamacca bravo a riconquistare palla a centrocampo. Quando al 40’ Diaz calcia dalla distanza, Musso è pronto alla respinta e a dire “da qui non si passa”. A un minuto dal 90’ Gasperini richiama De Ketelaere per dare spazio a Miranchuk. L’Atalanta esce in trionfo non senza avere stretto in un abbraccio virtuale i fantastici 2.140 volati a Liverpool.
LIVERPOOL-ATALANTA 0-3
LIVERPOOL (4-3-3): Kelleher 5.5 Gomez 5 Konaté 5 Van Dijk 5.5 Tsimikas 5.5 (1’ st Robertson 5.5) Jones 5.5 (1’ st Szoboszlai 6) Mac Allister 5 Endo 5 (31’ Jota 5.5) Elliot 5.5 (1’ st Salah 5) Nunez 5.5 (14’ st Diaz 5) Gakpo 6. A disposizione: Adrian, Quansah, Bradley, Arnold, Gravenberch, Clark, Bajcetic. Allenatore: Klopp
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 7 de Roon 7 Hien 7 Djimsiti 7 Zappacosta 7 Pasalic 7.5 Ederson 7 Ruggeri 6.5 Koopmeiners 7.5 Scamacca 8 De Ketelaere 7 (44’ st Miranchuk sv). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Toloi, Bonfanti, Bakker, Holm, Hateboer, Adopo, Touré, Lookman. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Meler (Turchia) 7 Assistenti: Eyisoy e Ersoy. IV Uomo: Kardesler. Var: Ulusoy. A Var: Bitigen
Marcatori: pt 38’ Scamacca; st 15’ Scamacca 38’ Pasalic
Ammoniti: Hien, Ruggeri
Recupero: 1, 3
Gianluca Scamacca, 5 gol di Europa League e 13 in stagione con la maglia dell’Atalanta, primo giocatore italiano a segnare una doppietta allo stadio Anfield (credits: atalanta.it)
Immagini della gara tra Liverpool tratte dal profilo X dell’Atalanta (credits: atalanta.it)