Atalanta e Gasperini vogliono arrivare a Dublino

Federica Sorrentino |

Alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League con il Marsiglia, Gian Piero Gasperini ha voluto accanto a sé Sead Kolasinac, assente perché infortunato ma interprete dello spirito che anima l’Atalanta. Si inizia a parlare delle difficoltà della partita, dopo l’1-1 dell’andata, e Gasperini fa riferimento al valore dell’Olympique Marsiglia. “Abbiamo avuto modo di confrontarci all’andata, indubbiamente è stato molto utile, ma sappiamo di dover fare un’ottima prestazione”. Per Bergamo e per l’Atalanta è una settimana storica, che inizia con la sfida di Europa League, prosegue con lo scontro diretto di campionato con la Roma per la corsa alla Champions e si chiude con la finale della Coppa Italia del 15 maggio all’Olimpico capitolino dove confluiranno oltre 20mila tifosi bergamaschi. Il primo a rispondere è Kolasinac: “dobbiamo concentrarci prima sulla competizione di domani e poi preparare i restanti impegni contro Roma e Juventus”. “La viviamo con la consapevolezza che si tratta di una settimana importante ma anche con la concentrazione giusta, sapendo, come detto, di dovere affrontare una partita per volta – aggiunge Gasperini – Ora pensiamo a ciò che dobbiamo fare in campo, a quella che è stata la partita di andata e pensare ai punti di forza e di debolezza. L’attesa che si avverte in città è una sensazione molto bella. Questo sicuramente rappresenta una spinta e una carica in più. A maggior ragione, quando si arriva a questi appuntamenti, bisogna presentarsi al meglio”.

A proposito dell’infortunio rimediata nella gara di Marsiglia, Kolasinac (ribattezzato “highlander” dal mister, ndr) sta seguendo il programma di recupero fissato dallo staff medico e si è detto fiducioso di tornare disponibile appena possibile. A chi gli ricorda che ama ripetere “ci si allena giocando”, Gasperini risponde scherzosamente di avere una squadra allenatissima. Tenuto conto che il Marsiglia non ha giocato in campionato, cosa accade se dovessero esserci i supplementari?

“Non pensiamo a questo, ma piuttosto che siamo preparati. Mi è capitato di far saltare un turno a qualche giocatore e poi l’ho trovato meno prestante. A pesare, semmai, sono gli infortuni. Per il resto sono tutti giocatori sono pronti e stanno bene. Giocare 90 o 120 minuti penso che sia una difficoltà uguale per tutti”, dichiara Gasperini”. “E’ una situazione simile a quella che ci ha visto affrontare lo Sporting Lisbona. Dopo l’1-1 dell’andata, abbiamo completato la missione in casa” osserva Kolasinac, il quale ha già disputato una finale di Europa League, nelle file dell’Arsenal uscito sconfitto nel derby inglese con il Chelsea. “Il fattore in campo incide sulle squadre di calcio – riflette Gasperini – Non è mai mancato il supporto della nostra tifoseria, il pubblico di Bergamo è sempre stato molto caldo, anche se i numeri non possono essere quelli di grandi piazze. Mi auguro di vedere l’Atalanta giocare partite di questo genere nello stadio completato e al piano della sua capienza”. Dubbi di formazione? “Con le partite così ravvicinate non si ha molto tempo per preparare le gare, ma avendo giocato molto, abbiamo avuto la possibilità di verificare sul campo. Ci possono essere due o tre varianti, ma si decide sempre dopo l’ultimo allenamento”

Rispetto alla gara di andata cosa deve migliorare l’Atalanta e quali tattiche verranno messe in campo? “La squadra è chiamata sempre a migliorarsi su tutto – dice Gasperini – Non c’è limite al miglioramento. Bisogna valutare anche quanto è forte la contrapposizione della squadra avversaria”. E per un Kolasinac che mastica record (3.156 minuti in campo, mai come quest’anno con l’Atalanta, e si dice soddisfatto della sua prima stagione a Bergamo, c’è l’allenatore contento che l’Atalanta goda di affetto nazionale- “Sappiamo di ricevere apprezzamenti trasversali, ma in aggiunta c’è un tifo interessato perché contribuiamo a migliorare il ranking italiano in Europa”.

Dopo il primo match a Marsiglia, ci sono delle cose che avete imparato dagli avversari? “Spesso in Europa si incontrano squadre che si conoscono meno, le vedi in tv ma non hai il raffronto che matura da uno scontro diretto. In campionato conosci meglio le squadre. Quando giochi due partite, nella seconda hai sicuramente conoscenze maggiori e sei più preparato” – sottolinea Gasperini, il quale, invitato a parlare della crescita dell’Atalanta, dichiara che finora è stato un lavoro straordinario. “Il percorso di crescita dell’Atalanta è una combinazione di tanti fattori, abbiamo potuto dismostrare che anche in un ambiente piccolo, attraverso le idee, la gestione e il senso di appartenenza ci possa creare una squadra di calcio che regali grandi soddisfazioni”:

Infine, a chi gli chiede se la gara di ritorno con il Marsiglia sia la partita più importante della sua carriera e dell’Atalanta, Gasperini risponde di avere affrontano nella sua carriera di allenatore tantissime partite decisive e importanti, con la stessa emozione e attesa pure valendo qualcosa in meno della qualificazione alla finale di Europa League. “Il calcio è bello perché a tutti i livelli possono esserci grandi soddisfazioni”, chiosa il mister atalantino.

Gian Piero Gasperini con Sead Kolasinac nella conferenza stampa della vigilia al Gewiss Stadium (credits: Pernice Editori)

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