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Calcio 20 Novembre 2025di Eugenio Sorrentino

Atalanta e Palladino affrontano il gioco del silenzio del Napoli

Vigilia di Napoli-Atalanta senza conferenza stampa della vigilia dei due allenatori. Se Raffaele Palladino ha già incontrato i giornalisti nel corso della sua presentazione ufficiale a 72 ore dalla trasferta partenopea, esprimendo chiaramente le sue idee su come la sua nuova squadra debba scendere in campo, Antonio Conte ha scelto il silenzio, o per meglio dire di prolungarlo riservandosi di tornare a parlare nel dopopartita.  La polemica silente dell’allenatore dei campioni d’Italia ha fatto molto rumore dopo la sconfitta bruciante subita a Bologna prima della pausa del campionato. E Conte certamente non dimentica quella inflitta dall’Atalanta nel novembre di un anno fa. Uno 0-3 allo stadio Maradona, dove Palladino spera di bagnare il suo esordio sulla panchina bergamasca con un risultato positivo. 

Intanto, il neo allenatore ha trascorso la sua prima giornata con la rosa al completo dopo i rientri di Kossounou e Kamaldeen Sulemana. Una seduta di allenamento pomeridiana servita ad affinare quella empatia a cui fatto riferimento raccontando i suoi primi giorni a Zingonia. Palladino sa di avere a disposizione giocatori di alto profilo tecnico e una squadra che deve ritrovare intensità e il dinamismo delle geometrie, insieme alla capacità di inserimento che deve arrivare innanzitutto dagli esterni. Niente da inventare, se non rimettere i giocatori in condizione di interpretare al meglio la fase tattica e tornare a fare dell’interdizione, anche attraverso la gestione delle seconde palle, il punto di forza della squadra. E un punto di forza già presente è quell’empatia sopra richiamata, che fa rima con sintonia: caratteriale, performante, traducibile con l’interpretazione dei giusti movimenti e la costruzione del gioco verticale. La rifinitura prima della partenza per Napoli fornirà le ultime indicazioni sullo stato di forma dei singoli giocatori. Si parte certamente da un’idea di base della formazione, ma sarà interessante conoscere la scelta per il centrocampo da opporre al trio partenopeo, tenuto contro che negli ultimi confronti tra le due squadre l’Atalanta si è sempre schierata con il 3-4-1-2 per contrastare la regia di Lobotka che in questo caso gioca alle spalle di Elmas e McTominay. Scelta di centrocampo che determinerà anche le soluzioni per l’attacco.

Raffaele Palladino con l’a.d. Atalanta, Luca Percassi, durante la conferenza stampa di presentazione (Ph: Alberto Mariani)