Non è da tutti giocare alla pari con il Barcellona. Ci è riuscita l’Atalanta, che ha risposto con la qualità e l’organizzazione di gioco al talento e alla velocità dei blaugrana, rimontando due volte con grande merito. Per passare direttamente agli ottavi di Champions serviva l’impresa, ne è scaturito un pareggio che, sulla base della combinazione dei risultati dell’ultimo turno di Phase League, assegna all’Atalanta la nona posizione. Appena fuori dalle prime otto, ma con orgoglio e la consapevolezza di appartenere al livello delle migliori d’Europa. La squadra di Gasperini va ai playoff da testa di serie e affronterà Sporting Lisbona o Bruges, giocando il ritorno a Bergamo.
Sulla collina di Montjuïc, che nel 1973 vide Felice Gimondi indossare la maglia iridata e dove sorge lo Stadio Olimpico Lluís Companys, l’Atalanta ha dimostrato di valere l’Olimpo del calcio continentale. I quasi tremila bergamaschi al seguito ne sono stati testimoni diretti. Nel primo tempo ha interpretato alla perfezione il confronto con il Barcellona, a cui ha impedito di sfruttare la velocità e mobilità dei suoi giocatori, chiudendo gli spazi e mantenendo alto il baricentro, per poi sviluppare la propria fase offensiva lungo le fasce laterali. La pressione prodotta con efficacia e lucidità ha frenato i centrocampisti blaugrana e favorito la fase di copertura dei difensori. Sorpresa all’inizio del secondo tempo, mentre continuava ad osare in avanti, l’Atalanta ha ripreso con ordine e determinazione riequilibrando il risultato con una giocata meravigliosa di Ederson e provando a ribaltarlo. Sotto di nuovo su una palla inattiva, l’ha rimessa in parità con un sontuoso Pasalic. Peccato che la squadra di Gasperini abbia dovuto giocare in dieci gli ultimi minuti, quando Scalvini si è infortunato a cambi completati. C’erano tutte le premesse per continuare a provarci fino all’ultimo.
LA CRONACA
Gasperini sceglie di schierare Pasalic nel ruolo di trequartista alle spalle di Retegui e De Ketelaere, con Ederson e de Roon in mediana, Bellanova e Zappacosta sulle fasce. Davanti a Carnesecchi giocano Djimsiti, Hien e Kolasinac. Già qualificata agli ottavi, il Barcellona si presenta con Yamal, Gavi e Raphinha a supporto di Levandowski. A centrocampo torna Pedri, con a fianco de Jong. Araujo e Eric Garcia la coppia centrale davanti a Szczesny, sostituto dell’infortunato Ter Stagem, con Koundé e Balde a completare la linea difensiva.
Grande equilibrio tattico e Atalanta che mantiene alto il baricentro e si fa intraprendente, arrivando a portare pressione finanche a Szczesny. Le prime conclusioni arrivano su calci dalla bandierina, con i colpi di testa alti sulla traversa di Pasalic e Zappacosta, il quale all’11’ scatta in profondità e confeziona un assist rasoterra che per poco non si trasforma in gol. Balde intercetta il pallone, anticipando l’intervento di Retegui, ma Szczesny deve fare il miracolo per respingere ed evitare l’autogol. Su capolvolgimento di fronte, tiro a giro di Yamal che lambisce il palo con Carnesecchi proteso sulla traiettoria. Al 13’, su lancio in profondità, Retegui aggancia e da posizione decentrata minaccia con un tiro in diagonale Szczesny, che devia in angolo. L’Atalanta non si sbilancia, copre gli spazi e fa valere il gioco di interdizione, impedendo ai blaugrana di inserirsi tra le linee.
Al 27’ si riprova Yamal, ma Carnesecchi ben piazzato blocca. L’Atalanta segna al 35’ con un’azione avvolgente avviata da Bellanova e proseguita da Ederson che verticalizza a centro area per De Ketelaere. Il contrasto di piede di Garcia diventa un assist per Zappacosta che mette alle spalle di Szczesny. Al controllo del Var, appare la posizione di fuorigioco di Zappacosta, ma soprattutto che dopo il tocco di Garcia c’è quello con la suola di CDK, che porta all’annullamento del gol. L’Atalanta continua a cercare la profondità, ma la difesa blaugrana non si distrae. Il primo tempo si chiude con un rasoterra da fuori area di Rafinha che Carnesecchi para in piena sicurezza.
Il Barcellona colpisce all’inizio di secondo tempo con un’apertura in profondità per Lewandoski che dalla fascia sinistra mette una palla centrale per l’accorrente Yamal, favorito dall’uscita a metà di Carnesecchi e dal ritardo di Kolasinac. Aggirato il portiere, diventa gioco facile accompagnare il pallone in rete, nonostante il disperato tentativo di recupero di Kolasinac. L’Atalanta ha l’occasione per pareggiare al 5’ con Pasalic lanciato verso la porta di Szczesny, che gli devia il tiro mentre Retegui non arriva in tempo per il tap-in. Al 9’ Carnesecchi neutralizza un calcio di punzione di Rafinha diretto all’incrocio dei pali. Un minuto dopo, Kolasinac, ammonito e claudicante, esce per fare posto a Scalvini, che va a occupare la fascia destra con Djimsiti che prende il controllo di Yamal. Al quarto d’ora l’Atalanta rischia ancora su una ripartenza con Lewandoski che si trascina la palla sul fondo. Poi al 18’, su un errore in fase di controllo di Djimsiti, Carnesecchi si supera deviando un tiro ravvicinato di Yamal. Il pareggio arriva al 22’ per merito di Ederson che, all’altezza della lunetta, riceve da Zappacosta, si fa spazio tra due difensori e scaglia un destro angolato imprendibile per Szczesny. Al 24’ Flick opera tre sostituzioni, inserendo Ferman Torres, Curbasì e Femin Lopez al posto di Levandowski, Garcia e Gavi. Al 25’ Retegui dalla fascia destra prova a diventare uomo assist, ma Araujo è decisivo nell’anticipo prima di esserlo due minuti dopo quando, su calcio d’angolo per il Barcellona, si fa trovare libero sul palo più lontano per beffare di testa Carnesecchi. Al 32’ Gasperini cambia gli esterni, facendo entrare Cuadrado e Ruggeri, e avvicenda Retegui con Zaniolo. Al 34’ arriva il secondo pareggio dell’Atalanta con Pasalic, che raccoglie il pallone messo in mezzo da de Roon, si fa spazio tra i due difensori centrali blaugrana e calcia di punta infilando Szczesny. Sesto gol in Champions per Mario Pasalic. Al 35’ Casado subentra a Pedri. Al 42’ Gasperini gioca la carta Brescianini, richiamando De Ketelaere. Alla ripresa del gioco, in un contrasto, Scalvini resta dolorante a terra per un problema alla spalla sinistra ed è costretto a uscire in barella. L’Atalanta chiude in dieci e tiene grazie anche a Carnesecchi che al 49’ si oppone con bravura alla conclusione angolata di Ferran Torres.
BARCELLONA -ATALANTA 2-2
BARCELLONA (4-2-3-1): Szczesny 6 Koundé 6 Araujo 7 Eric Garcia 5.5 (24’ st Curbasì 6) Balde 6 de Jong 6.5 Pedri 5.5 (35’ st Casado sv) Yamal 7.5 (45’+6 Pau Victor sv) Gavi 6 (24’ st Fermin Lopez 6) Raphinha 7 Lewandowski 6 (24’ st Ferran Torres 6). A disposizione: Pena, Kochen, Fato, Torre, Fort, Gerard Martin. All. Flick
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6 Djimsiti 6.5 Hien 6.5 Kolasinac 6 (10’ st Scalvini 6) Bellanova 6 (32’ st Cuadrado sv) De Roon 7 Ederson 7.5 Zappacosta 6.5 (32’ st Ruggeri 6) Pasalic 7 Retegui 6 (32’ st Zaniolo sv) De Ketelaere 6 (42’ st Brescianini sv). A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Cassa, Palestra, Samardzic, Vlahovic. All. Gasperini
ARBITRO: Oliver (Inghilterra). ASSISTENTI: Burt-Mainwaring. IV UFFICIALE: Madley. VAR: Gillett. ASS. VAR: England.
Marcatori: st 2’ Yamal 22’ Ederson 27’ Araujo 34’ Pasalic
Ammoniti: Kolasinac, de Roon, Ederson
Recupero: 2, 8
Ederson e Pasalic, autori di una grande prestazione e dei gol che hanno fissato il 2-2 a Barcellona (credits: atalanta.it)