È stato mercato di grande ringiovanimento, quello appena concluso dall’Atalanta. Regina del mercato con un saldo positivo in questa sessione (attenzione a non confondere il saldo del mercato con il bilancio complessivo, comprensivo di una serie di numerose voci e altri vari investimenti tra cui il monte ingaggi, lo stadio, le giovanili, la nuova under 23, il centro di Zingonia ecc ecc) tra entrate intorno ai 135 milioni, cui si aggiungeranno i bonus futuri, dalle cessioni di Hojlund, Boga, Maehle, Demiral, Zapata, Latte Lath e Lammers, e uscite sui 75 (cui però vanno aggiunti i bonus futuri e i 23 e 8,5 milioni di fatto già previsti per riscattare De Ketelaere e Holm), con gli arrivi di Bakker, Scamacca, De Ketelaere, Holm e quelli a parametro zero di Adopo e Kolasinac, per un totale di circa 110 milioni.
Capolavoro finanziario realizzato dalla coppia Luca Percassi-Tony D’Amico con perfette cessioni di giocatori di fatto fuori rosa o fuori dai programmi come Boga e Demiral, ceduti entrambi a 18 milioni con bonus futuri, o Maehle al Wolfsburg per 13 milioni e il colpaccio Hojlund piazzato a 75 milioni più i bonus futuri. Ma il mercato nerazzurro è stato strategico per il ringiovanimento con l’innesto, tra acquisti e rientri dai prestiti, di sei millennials, Adopo, Bakker, Carnesecchi, De Ketelaere, Holm e Touré, e due 24enni, Scamacca e Zortea, costruendo una squadra che con le eccezioni del gruppetto di veterani è composta da 13 giocatori sotto i 25 anni considerando anche Koopmeiners, Lookman, Ederson, Ruggeri e Scalvini. L’attacco, se si eccettua il 32enne Muriel, ha quattro giocatori sotto i 26 anni, con il trio De Ketelaere-Scamacca-Touré con un’età media di 23 anni. Sulle corsie, dietro ai veterani Hateboer e Zappacosta, ci sono quattro giovani Bakker-Holm-Ruggeri-Zortea che messi insieme fanno 91 anni, ovvero 23 anni di media a testa.
Charles De Ketelaere, all’esordio con la maglia dell’Atalanta, ha segnato il suo primo gol in A (Ph: A. Mariani)
