Screenshot
Calcio

Atalanta primeggia con la “Zona Gasperini”

30 Dicembre 2024

Fabrizio Carcano

Dalla mitica “zona Cesarini”, per via dell’omonimo attaccante juventino che negli anni trenta segnava regolarmente intorno al novantesimo minuto, alla “zona Gasperini”. Più estesa, all’ultimo terzo di gara, quei 30-35 minuti finali in cui l’Atalanta da tre mesi vince sempre, senza eccezioni alla regola. Mutuando un’usanza dagli sport americani, dove i match sono divisi in tre o quattro periodi, la Dea nell’ultimo trimestre ha sempre vinto il parziale dell’ultimo periodo, non prendendo mai gol nell’ultima mezz’ora (ne ha presi due ma ininfluenti contro Genoa sul 5-0 e Cesena sul 6-0) ma segnando sempre almeno un gol, tranne in un‘occasione, contro il Celtic, finita 0-0. Per il resto la squadra nerazzurra ha sempre vinto il “terzo periodo”. Nel mese di dicembre si è visto in maniera impressionante.

Fissando il punteggio al sessantesimo minuto la Dea a Roma era 0-0, e ha poi vinto 2-0, contro il Milan era 2-2, e ha poi vinto 3-2, contro il Real Madrid era sotto 1-3, e ha ridotto a 2-3, contro il Cagliari era 0-0, e ha poi vinto 1-0, contro il Cesena era 4-0, e ha poi vinto 6-1, contro l’Empoli era 2-2, e ha poi vinto 3-2, e infine contro la Lazio era sotto 0-1 e ha poi pareggiato 1-1. È un copione che si ripete regolarmente e puntualmente dal 28 settembre, quando la stagione nerazzurra ha svoltato: sotto 0-1 a Bologna a inizio ripresa, poi il pareggio nel finale di Samardzic. L’inizio di questa incredibile serie. Le gare contro Genoa, Verona e Cesena ovviamente fanno poco testo, dato che l’Atalanta al 60’ vinceva con quattro o cinque gol di scarto. Impressionante però il percorso con le altre, anche in Champions, dove i tempi della “zona Gasperini” sono anticipati al 50’: a Stoccarda la Dea era 0-0 e ha poi vinto 2-0, a Berna era già sul 4-1 ma ha poi vinto 6-1 in un contesto dove la differenza reti conta moltissimo.

In campionato stesso discorso già prima di dicembre: anche qui anticipando al 55’ la Dea era 0-0 contro il Monza e ha vinto 2-0, era sotto 0-1 contro l’Udinese e ha vinto 2-1, nelle vittorie esterne a Parma e Napoli ha segnato il terzo gol nella “zona Gasperini” ritoccando al Tardini da 1-2 a 1-3 e al Maradona da 0-2 a 0-3. Non è un caso, ovviamente. L’Atalanta vince il parziale degli ultimi 35 minuti perché fisicamente sta sempre meglio degli avversari e corre di più, perché mentalmente è cannibale, ha più voglia di vincere e non si accontenta nemmeno se è già in vantaggio, e infine per la qualità e la profondità della panchina. Perché se è vero che in questo filotto alcuni gol sono arrivati nel finale dai titolari, da De Ketelaere (Empoli), da Lookman (Milan e Real) o da De Roon (Roma), gli altri gol e pure gli assist sono quasi sempre arrivati dai nuovi entrati, dai vari Samardzic, Zaniolo e Brescianini, oltre che da Retegui a Napoli, anche lui appena entrato.

Gian Piero Gasperini con la sua Atalanta ha costruito i successi nell’ultimo terzo di partita (Ph: A. Mariani)