Il test-match che l’Atalanta ha programmato domenica 4 agosto alle 18 allo stadio Tadini di Parma, con la formazione neopromossa allenata da Pecchia, ha il valore di una prova generale in vista della partita del 14 agosto a Varsavia con il Real Madrid e valida per l’assegnazione della Supercoppa europea. Dopo il 2-2 in casa dell’AZ Alkmaar, che ha rappresentato la prima uscita contro un avversario di caratura, la squadra di Gasperini si misura con il Parma che dispone la difesa a quattro come le merengues di Carlo Ancelotti. Ovvio che lo spessore tecnico non fa testo, quanto piuttosto sia importante inquadrare l’assetto, limando le geometrie e le linee dei passaggi. Quasi scontato vedere schierata una formazione che ricalchi quella che scenderà in campo a Varsavia. Attesa per due nomi, in particolare. Djimsiti, che non ha giocato in Olanda e per il quale si attende di conoscere le decisioni legate all’interessamento dell’Al-Rayyan per il difensore. La sua presenza in campo avrebbe il chiaro significato di una conferma. E a conti fatti, a dieci giorni dalla sfida con il Real, rinunciare a un giocatore che conosce a memoria gli schemi di Gasperini costituirebbe uno handicap. Attesa anche per la prima uscita di Zaniolo (per lui pronta la maglia numero 99, provvisorio). Probabile il suo subentro nella ripresa, insieme a Ederson. Gasperini dovrebbe cominciare con Carnesecchi tra i pali, provando ancora Godrey sulla destra del reparto difensivo, completato da Hien e Kolasinac, Pasalic in mediana con de Roon, Koopmeiners sulla trequarti e davanti Scamacca, affiancato da uno tra De Ketelaere e Lookman. Sul fronte parmense il giovane difensore Delprato, prodotto della cantera di Zingonia.
De Ketelaere in allenamento al Centro Bortolotti (credits: atalanta.it)