L’Atalanta domina e sconfigge la Lazio in quella che forse è la partita più bella e convincente della stagione. Un successo che permette di consolidare il quarto posto che vale la Champions, ricacciare indietro in classifica i biancocelesti nei cui confronti la squadra di Gasperini si avvantaggia anche in termini di differenza reti negli sconti diretti. Obiettivo raggiunto con una prova collettiva sontuosa e una prestazione superlativa di De Ketealere, che ha giocato da esterno offensivo surclassando i diretti avversari su entrambe le fasce.
Per tutta la durata del match si è vista in campo solo l’Atalanta, che ha letteralmente schiacciato la Lazio nella propria metà campo costringendola in costante copertura e impedendo che i biancocelesti potessero completare i disimpegni. Un presidio degli spazi che ha permesso di recuperare palla e sviluppare immediatamente l’azione offensiva. Il doppio vantaggio con cui l’Atalanta è andata al riposo ha rispecchiato quanto visto in campo. Il sigillo di De Ketelaere alla mezz’ora della ripresa, che ha bissato il rigore trasformato e valso il raddoppio dopo il gol in apertura di Pasalic, ha reso innocuo l’episodio finale a favore della Lazio che ha segnato il gol della bandiera con Immobile dagli undici metri.
Gasperini sceglie di schierare Pasalic alle spalle di Miranchuk e De Ketelaere, lasciando in panchina Scamacca. È l’unica variante rispetto alla formazione scesa in campo con l’Udinese, con l’evidente intenzione di non dare punti di riferimento ai difensori centrali laziali. Sarri recupera Immobile ma lo porta in panchina, preferendogli Castellanos.
Dopo poco più di mezzo minuto, incursione di Felipe Anderson anticipato in uscita da Carnesecchi. La prima azione pericolosa dell’Atalanta matura al 6’ su cross di De Ketelaere dalla linea di fondo e opportunità per Pasalic che gira debolmente. Squadre reciprocamente aggressive, con l’Atalanta che mantiene il baricentro alto e produce grande intensità di gioco, sfruttando le fasi di interdizione per spingere. Prima dello scoccare del quarto d’ora, su palla inattiva, cross di Miranchuk e palla schiacciata di testa da Kolasinac, che Provedel respinge di piede. Avvisaglia del vantaggio che matura dopo mezzo giro di lancetta, con De Ketelaere che pennella una palla alto che Scalvini di testa rimette a centro area, dove Pasalic controlla e in mezza girata mette alle spalle del portiere. La squadra di Gasperini costringe la Lazio in copertura, tanto che la prima conclusione dei biancocelesti arriva al 27’ su calcio di punizione di Luis Alberto che passa sopra la traversa. Atalanta ancora pericolosa al 38’ su azione da corner con colpo di testa di Djimsiti respinta prima della linea di porta da Guendeouzi. Al 42’ un tocco di braccio di Marusic provoca il calcio di rigore che De Ketelaere trasforma con un rasoterra angolato spiazzando Provedel. Prima dell’intervallo, colpo di testa di Holm che accarezza la parte superiore del montante. Di fronte al soccombere del reparto difensivo di centrodestra, chiamato a vedersela con le giocate di De Ketelaere, Sarri richiama Lazzari e Gila per inserire Pellegrini e Casale. Ma la musica, da quella parte di campo, non cambia. Dopo 4 minuti, assist basso di Holm per Pasalic, anticipato da Provedel al momento della battuta. Al 6’ ci prova De Roon da fuori area con pallone a lato. La squadra di Gasperini continua a stringere d’assedio i biancocelesti, che provano a portare pressione ma finiscono per perdere i duelli ed essere sovrastati. Al 16’, su cross di Pasalic, girata di sinistro di Miranchuk che Provedel blocca. Al 19’ il russo esce per fare posto a Scamacca, mentre Hateboer avvicenda Holm. Sarri manda in campo Immobile e Pedro al posto di Castellanos e Isaksen. Poco dopo lascia il campo Luis Alberto per Vecino.
Al 25’, da uno schema su calcio di punizione, Scamacca prova la conclusione di destro mirando alto. Alla mezz’ora, spostatosi sulla fascia destra, De Ketelaere confeziona un altro capolavoro, rientrando sul sinistro e eludendo la marcatura di Pellegrini, infilando il pallone nell’angolo alla sinistra di Provedel. Al 34’ standing ovation per Pasalic, a cui subentra Toloi, e De Ketelaere che lascia il posto a Muriel. A risultato acquisito, al 38’, l’arbitro assegna il penalty per un tocco in area di Djimsiti su Immobile, che trasforma e accorcia le distanze. Immobile ci riprova allo scadere con un colpo di testa che finisce a lato. Nei minuti di recupero Gasperini regala l’esordio in serie A al giovane Mendicino. Un altro dato per significare che l’Atalanta continua a crescere con il mix di giovani e vecchia guardia.
ATALANTA-LAZIO 3-0
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5 Scalvini 7 Djimsiti 6.5 Kolašinac 7 Holm 6.5 (19’ st Hateboer 6) de Roon 7 Ederson 7 (45+1 st Mendicino sv) Ruggeri 6.5 Pasalic 7.5 (34’ st Toloi sv) Miranchuk 6.5 (19’ st Scamacca 6) De Ketelaere 8.5 (34’ st Muriel sv). A disposizione: Musso, Rossi, Bonfanti, Zappacosta, Bakker, Touré. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Lazio (4-3-3): Provedel 5 Lazzari 5 (1’ st Pellegrini 5) Gila 5 (1’ st Casale 5) Romagnoli 5 Marusic 5 Guendeouzi 5.5 Rovella 5 Luis Alberto 5 (24’ st Vecino ) Isaksen 5 (19’ st Pedro ) Castellanos 4.5 (19’ st Immobile 6) Felipe Anderson 6. A disposizione: Sepe, Mandas, Hysaj, Kamada, Kamenovic, Sana’ Fernandes. Allenatore: Sarri
Arbitro: Guida 6. Assistenti: Di Meo e Capaldo. IV ufficiale: Ayroldi. V.A.R.: Aureliano A.V.A.R. Mariani.
Marcatori: pt 16’ Pasalic 43’ De Ketelaere (rig); st 30’ De Ketelaere 39’ Immobile (rig)
Ammoniti: Pasalic, Gasperini, Felipe Anderson, Luis Alberto, Rovella, Ederson
Recupero: 1, 4
Charles De Ketelaere autore di una doppietta e autentico mattatore nella gara vinta con la Lazio (Ph: Alberto Mariani)