Atalanta testa a testa con l’Inter

Eugenio Sorrentino |

L’emergenza aguzza l’ingegno. Succede sempre così quando Gasperini è costretto a fare la conta degli assenti. All’apparire della distinta di gara, si intuisce che, insieme agli infortunati Zapata e Gosens, mancano all’appello Toloi, Maehle, Hateboer, Malinovskyi e Ilicic. Ecco, dunque, rispuntare il 4-2-3-1, il modulo di gioco che ha permesso di sopperire alle carenze, ma nella circostanza del confronto con l’Inter serve a impedire la fase di costruzione da parte di Brozovic e la risalita sulle fasce. L’Atalanta ci riesce alla grande, concedendo poco o nulla alla capolista e arrivando a sfiorare il colpaccio. Si può dire, senza temere di essere smentiti, che si tratta di una vittoria di Gasperini sul piano tattico, a dispetto delle soluzioni limitate a disposizione, come prova il fatto che il primo cambio sia avvenuto solo alla mezz’ora della ripresa, con avvicendamento tra Pessina e Miranchuk, e solo nel finale abbiamo fatto la loro apparizione Zappocosta e Piccoli.

La cronaca

Gasperini, in piena emergenza, arretra Pezzella sulla linea dei difensori completata da Djimsiti, Demiral e Palomino, davanti a Musso. In mediana De Roon e Freuler, sulla trequarti Pessina, Koopmeiners e Pasalic, con Muriel terminale offensivo. Simone Inzaghi conferma il 3-5-2 con Handanovic tra i pali, D’Ambrosio difensore centrale affiancato da Skriniar e Bastoni. Brozovic in regia con Barella e Calhanoglu a completare la zona centrale e Darmiani e Perisic a presidiare le fasce. Coppa d’attacco formata da Sanchez e Dzeko.

Una lunga fase di studio fino a quando, al 7’, D’Ambrosio effettua un lancio in profondità per Sanchez anticipato da Palomino. L’Atalanta si affaccia in area interista con due corner successivi, senza trovare la conclusione vincente. Poi Pessina sbaglia la misura del lancio per Muriel, che avrebbe avuto davanti a sé una prateria. La squadra di Gasperini costruisce in fase offensiva, ma non arriva a concludere. Lo fa, invece, Dzeko al 16’ con un colpo di testa a lato. Al 26’ Muriel subisce fallo a centrocampo, ma l’arbitro non interviene e il pallone arriva sul piede di Sanchez, il cui tiro viene deviato in angolo da Musso. Nei successivi dieci minuti la fase di copertura e interdizione impedisce alla squadra di Inzaghi di avvicinarsi con pericolosità all’area bergamasca (sul taccuino solo un tiro di Dzeko abbondantemente alto), ma nel contempo l’Atalanta non riparte. Quando torna a farlo, al 39’, arriva alla conclusione con un colpo di testa di Pessina che Handanovic neutralizza con una presa a terra. Un minuto dopo contatto in area dell’Inter tra Perisic e Pasalic su cui l’arbitro non interviene. La ripresa si apre con un conclusione centrale dai 20 metri di Freuler che non arreca pensieri a Handanovic, il quale compie un autentico miracolo al 4’ opponendosi all’incursione in area di Pessina. Al 10’ incursione in area di Koopmeiners chiuso da Bastoni. Al 14’ l’Inter si affaccia in area atalantina e Musso devia in angolo un tiro di Dzeko da posizione defilata. Al 20’ decisivo intervento di Pezzella, che anticipa l’intervento di Darmian su cross di Dzeko. A seguire, tripla sostituzione da parte di Inzaghi che inserisce Dumfries, Vidal e Correa al posto di Darmian, Calhanoglu e Sanchez. Al 26’ Inter vicinissima al gol con una torre di Dumfries per Dzeko che di testa sfiora il palo. Al 31’ bordata di Vidal da fuori area che Musso neutralizza. Al 32’ Gasperini richiama Pessina e inserisce Miranchuk. Dopo 2’ pericolosa con un colpo di testa ravvicinata di Pasalic, deviato da Dumfries a fil di palo. Al 35’ Muriel vince un contrasto con Bastoni a centrocampo e dopo una corsa di trenta metri vede la sua conclusione deviata in angolo da Handanovic. Al 37’ Inzaghi completa il giro di sostituzioni mandando in campo De Vrij e Lautaro Martinez per Bastoni e Dzeko. Al 41’ esce Muriel per fare posto a Piccoli. Nel giro di pochi secondi Pasalic si proietta in avanti e calcia verso Handanovic, che prima respinge e poi blocca la replica. A un minuto dal 90’ D’Ambrosio riceve in area e calcia sull’esterno della rete. Nel finale in campo anche Zappacosta per Pasalic. “Spirito e compattezza di squadra, l’abnegazione hanno permesso all’Atalanta addirittura di crescere di qualità nel finale” – ha sottolineato Gasperini in sala stampa.

ATALANTA-INTER 0-0

Atalanta (4-2-3-1): Musso 7 Djimsiti 6.5 Demiral 6.5 Palomino 7 Pezzella 7; De Roon 7 Freuler 7 Pessina 7 (32’ st Miranchuk 6) Koopmeiners 7 Pasalic 7 (45’ st Zappacosta sv) Muriel 7 (41’ st Piccoli sv). A disposizione: Sportiello, Rossi, Scalvini, Zuccon, Cittadini, Panada. All.: Gasperini.

Inter (3-5-2): Handanovic 7 Skriniar 6.5 D’Ambrosio 6.5 Bastoni 6 (37’ st De Vrij sv) Darmian 6 (21’ st Dumfries 6.5) Barella 5.5 Brozovic 6 Calhanoglu 5 (21’ st Vidal 6) Perisic 6.5 Sanchez 5.5 (21’ st Correa 5) Dzeko 6 (37’ st Lautaro Martinez sv). A disposizione: Radu, Gagliardini, Vecino, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Dimarco. All.: Inzaghi.

Arbitro: Massa 6. Assistenti: Lo Cicero e Valeriani. IV Uomo: Sacchi. Var: Di Paolo. AVar: Giallatini

Ammoniti: De Roon, Brozovic, Calhanoglu, Palomino

Recupero: 0, 3

Nella foto: Pessina in duello con Bastoni (credits: Alberto Mariani)

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