Il peso degli avversari supera quello dei gol. Il ritiro dell’Atalanta è finito con il 10-0 contro il Locarno, gli svizzeri giocano in quinta serie e non possono rappresentare, nonostante siano parsi squadra organizzata, un test attendibile per la squadra di Gasperini. Cosa portarsi via, dunque, dal Centro Sportivo di Clusone? L’affetto della gente, travolgente, una condizione fisica che sta migliorando e la consapevolezza che l’Atalanta ha una sua struttura ben definita, un gruppo storico che sta cambiando volto poco per volta ogni stagione e una situazione di mercato in cui non mancano dei pezzi ma bisogna fare delle scelte. Importanti, certo, ma comunque si tratta di scelte e non di coprire buchi evidenti.
Bakker, Kolasinac e Adopo si sono fatti vedere sia in partita che nel lavoro quotidiano con lo spirito giusto, tutti hanno già messo in mostra quello che possono fare e i prossimi test contro Bournemouth e Union Berlino potranno dirci qualcosa in più sulla competitività a livelli più alti. Sul piano tattico, anche contro il Locarno Gasperini ha scelto il 3-4-1-2 e senza Boga (affaticato) dietro le punte ha schierato prima Pasalic e poi Koopmeiners. Il croato e l’olandese sono elementi che, ad oggi, rappresentano grandi certezze per Gasperini e l’eventuale passaggio al 3-4-3 (con due ali e un centravanti) passa dai recuperi e dal mercato: con Hojlund o senza c’è differenza, con Zapata e Muriel piuttosto che Cambiaghi e Miranchuk ancora di più mentre la certezza è Lookman che si sta allenando benissimo e sembra già molto in palla.
Una delle indicazioni che le 3 sfide di Clusone hanno fatto intravedere è legata alla capacità (ritrovata) di arrivare sul fondo con continuità e senza perdere tempi di gioco. Zappacosta e Zortea a destra piuttosto che Ruggeri e Bakker a sinistra (questi gli uomini schierati contro gli svizzeri) si sono messi in mostra confermando quanto giocare con il piede favorito al cross faccia la differenza. Il mancino a sinistra e il destro a destra sono preziosissimi.
Ora serviranno altri test, di certo il lavoro è ancora da finire ma l’Atalanta ha una sua impronta e con il passare del tempo è sempre più visibile. Avanti con il lavoro, ci sarà da divertirsi.
Uno scorcio della tribuna gremita del centro sportivo di Clusone (Ph: A. Mariani)